(Questo articolo è stato scritto il 03 settembre 2017 sul blog della sottoscritta Donna in Rete: una finestra sul mondo)
Sul serio, dopo le mille schifezze di questo periodo, tra stupro di gruppo, abusi sulle proprie figlie, isteria pro-royal-britannica-senza-un-vero-motivo-se-non-occupare-vuoto-televisivo, tizi che si suicidano in svizzera perchè depressi e che lo fanno così solo perchè così si parli di loro (sì, se no ti pigliavi un paio di pillole o una corda, o un coltello), non riesco a non volermi aggrappare a qualcosa di bello. C'è poco in questo periodo. Ma il prossimo 23 settembre al centro commerciale di Curno fanno la colletta alimentare per Amici Baffi Onlus.
Questa onlus gattara è di un paese che, diciamocelo, chi se lo incula, ma è una delle onlus più gattare della lombardia. La domenica, d'inverno, ti invita ad andare a coccolare i mici (già questo fa meritare loro un sacco di scatolette per me).
Io ho una gatta che c'è rimasta in casa e appena potrò, un giorno lontano quando lei non mi impelosità più il letto, penso che prenderò un miciotto adulto da un gattile.
Io e Micia/Stronza/Principessa/Gatta/.... abbiamo un bel rapporto perchè è piccola (per quanto non anagraficamente) e per anni è venuta a mendicare alla porta di casa mia in cerca di cibo e coccole, non è espansiva, ma affettuosa. Non è diffidente, ma ruffiana. Insomma: piace a tutti perchè è proprio una gatta coi baffi.
L'imperativo a casa mia era quello di non farla entrare (cosa impossibile, perchè nonostante le sue infinite gravidanze, Micia era agile più di una gazzella) e di non farle pensare di poter essere adottata, darle da mangiare, ma non un posto dove vivere: ristorante sì, albergo no. Il motivo, tra gli altri, era semplice: lei aveva già dei padroni. E a ben vedere noi siamo quelli che, nel vicinato, gli abbiamo dato meno cibo di quanto invee non gli dessero metà degli abitanti della nostra via.
I padroni però non ne erano degni e lei ne ha subito le conseguenze ma, caparbia come sempre, alla fine è riuscita a rimanere con noi, complice la sua ultima cucciolata (dopo l'abbiamo sterilizzata).
E' lungo il racconto squallido sul comportamento arrivista dei precedenti padroni: basta dire che appena mia madre gliel'ha messa in mano, lei ha combattuto come fosse stata in pericolo di vita ed è scappata alla porta di casa mia per non uscirne per tre giorni.
Lei mi prendeva il polso con le zampine e ci appoggiava la mano per dormire. Lei che mi si sedeva vicino per coi scattare ogni cinque minuti a guardare i suoi cuccioli prima di tornare indietro. Lei che quando è rimasta sola mi guardava un po' triste, ma senza la paura per la loro sorte. Lei che mi vede tornare in macchina e mi viene incontro con la coda a punto di domanda, ma a un metro da me si mette a stiracchiarsi per costringermi ad aspettarla di più. Lei che si butta sulla coperta del mio cane quando questi manca da qualche giorno perchè sente la sua mancanza o che va ad accoglierlo quando torna, anche se poi rimane a un metro da lui, attaccata al muro, strusciandosi ad esso prima di avvicinarsi al suo amico ritrovato per annusarlo... e tentare una attacco felino. A cui lui, codardo e buono come tutti i cani che hanno vissuto per strada, scappa immancabilmente... prima di tornare a annusarla a sua volta. Quello è amore, amici miei. Quel tipo di amore che si chiama amicizia.
Lei che alla fine fa il bello e il cattivo tempo in casa mia.
Se siete interessati: qui vi rimando il link. Sicuramente al mondo c'è chi mi capisce. Perchè in fondo i nostri cuccioli ci fanno sentire più umani e ci fanno vedere più umanità (buona) mentre il mondo sprofonda all'inferno.
Se avete altri eventi da proporre: sono a disposizione col mio blog.
Nessun commento:
Posta un commento