giovedì 29 novembre 2018

SULLEN GIRL – FIONA APPLE

Days like this, I don't know what to do with myself
All day and all night
I wander the halls along the walls
And under my breath I say to myself
"I need fuel to take flight"

And there's too much going on
But it's calm under the waves
In the blue of my oblivion
Under the waves
In the blue of my oblivion

Is that why they call me a sullen girl, sullen girl
They don't know I used to sail the deep and tranquil sea
But he washed me 'shore
And he took my pearl
And left an empty shell of me

And there's too much going on
But it's calm under the waves
In the blue of my oblivion
Under the waves
In the blue of my oblivion
Under the waves
In the blue of my oblivion
It's calm under the waves
In the blue of my oblivion


In giorni come questo, non so cosa fare con me stessa
Tutto il giorno e tutta la notte
Vago per le sale lungo i muri
E sotto il mio respiro dico a me stessa
"Ho bisogno di carburante per prendere il volo"

E c'è troppo da fare
Ma è calmo sotto le onde
Nel blu del mio oblio
Sotto le onde
Nel blu del mio oblio

È per questo che mi chiamano ragazza imbronciata, una ragazza imbronciata
Non sanno che ero solita navigare in acque profonde e tranquille
Ma mi ha lavato la riva
E ha preso la mia perla
E ha lasciato un guscio vuoto di me

E c'è troppo da fare
Ma è calmo sotto le onde
Nel blu del mio oblio
Sotto le onde
Nel blu del mio oblio
Sotto le onde
Nel blu del mio oblio
È calmo sotto le onde
Nel blu del mio oblio



Se canzoni come quelle di Tracy Champman non hanno bisogno di alcuna spiegazione perchè sono quasi chilurgiche nel loro essere ballata di una tragedia universale, questa canzone necessita di un paio di righe in più.
Fiona Apple è l'autrice e cantante di questa  canzone e parla per metafore solo alla fine facendo capire il profondo senso del testo.
Se dicono che era una "ragazza imbronciata", come se non ce ne fossero motivi, Lei ti racconta come stava male con soffici e malinconiche parole. Parole blue.
Nata nel 1977, Fiona Apple venne stuprata a 12 anni. Diciannove anni dopo lei ne parla in questa canzone. Non racconta il fatto come Tory Amos, ma si concentra sul dopo, sulla sofferenza e le ferite che le hanno lasciato una profonda ferita sulla sua vita, sulla sua autostima, sulla sua anima.

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