sabato 28 luglio 2018

IL caso di Debora Nori: perchè partono gli emboli

(Questo articolo è stato scritto il 09 Maggio 2016 sul blog della sottoscritta Donna in Rete: una finestra sul mondo)

Arturo Saraceno è stato arrestato dai carabinieri di Legano (provincia di Milano) per l'omicidio di Debora.
La ragazza di venticinque anni è stata uccisa a coltellate già allora ex fidanzato nella loro casa di Magnano (sempre provincia di Milano).

Secondo quando dice l'assassino, lui stava cenando (anche se era pomeriggio, eh! Anche se forse, visto che erano le 14:30, si dovrebbe parlare al massimo di pranzo... ma ci crediamo?) quando i due hanno cominciato a litigare: lei era lì per un chiarimento, ma la discussione è infatti degenerata in un litigio e a lui è "partito un embolo".
E quindi gli ha inferto QUINDICI coltellate.
Dai, rifacciamo la stessa cosa che abbiamo fatto per Michela Noli: contiamo fino a quindici. Coraggio:
UNO
DUE
TRE
QUATTRO
CINQUE
E non barate. non contate tagliando le parole. Infilzare e togliere la lama da un corpo è un processo lungo. Su, da bravi...
SEI
SETTE
OTTO
NOVE
DIECI
UNDICI
DODICI
TREDICI
QUATTORDICI
QUINDICI

No, non è un embolo. Voleva scientemente ucciderla. Punto.
E ha pure fato la scena: si è ferito al petto (ma non abbastanza, perchè gli faceva male: infatti non è passato molto tempo ed è stato dimesso dall'ospedale).
Anche perchè, signori: i carabinieri che sono stati chiamati da un vicino hanno trovato Debora riversa sulle scale, vuol dire che è scappata e lui l'ha inseguita.
Lui è stato trovato tranquillo e cosciente (tanto i giudici gli daranno ragione e lo manderanno a casa con un buffetto, visto pure che ha fatto la scenetta di tentare di uccidersi, visto pure che per quanto la storia fosse turbolenta, lei non avesse mai parlato di violenze da parte del giovane... perchè tutte le donne lo dicono, eh?).

Ora il pm Cardellicchio dovrà valutare gli elementi raccolti per vedere se modificare o no le accuse a carico dell'uomo: per scrupolo (e spero solo per quello, anche se di certo non sono delle giustificazioni) hanno richiesto i test alcolemici e tossicologici per Saraceno.

Probabilmente farà male lasciarsi ad aprile: perchè anche Noli aveva chiuso col marito proprio in quel mese.

Ma i giornali veleggiano che è quasi giustificabile la cosa; sapete: è la quarta volta che si mollano in sei anni... e qui casca l'ipocrita: la maggior parte delle volte che due si lasciano per rimettersi assieme (soprattutto se non c'è una terza persona di mezzo) quindi è fin troppo comune e se poi i due hanno cominciato una relazione quando lei aveva diciannove anni, la statistica aumenta vertiginosamente (!) e hanno pure il coraggio è una lite d'amore diventata in tragedia: signori? Se si è ex, di amore non ce n'è. 


E basta parlarmi di amore.

martedì 10 luglio 2018

Il caso di Michela noli

(Questo articolo è stato scritto il 18 Maggio 2016 sul blog della sottoscritta Donna in Rete: una finestra sul mondo)


Michela Noli era una trentunenne come tante: una donna il cui percorso di vita l'ha portata a sposarsi un uomo dal quale ha poi divorziato. L'ex marito si chiamava Mattia Di Teodoro.

L'uomo, nel pieno delle sue facoltà mentali, aveva annunciato l'intenzione di ammazzare l'ex moglie.

Cosa che ha scientemente fatto il 15 maggio del 2016.

Nonostante il divorzio implichi la conclusione dei rapporti tra i due nell'idea di una vita comune, Di Teodoro si sentiva ingiustamente in diritto di sapere dove fosse la sua ex moglie e ha posizionato un gps per cani nell'auto di lei, per poterla poi controllare. In questo modo, la mattina di tre giorni fa, l'escremento umano (o forse canino?) si è recato a casa del nuovo compagno della donna, trovandoli assieme.

Figuriamoci, no? Una donna che decide di frequentare un altro uomo, chissà su facebook gli avranno detto che è assolutamente inconcepibile, che un figo come lui sia stato sostituito, vero?
Lui allora cosa fa, chiama Michela e gli dice di scendere, ma al posto suo lo fa il suo nuovo compagno. I due conversano e il criminale (perchè già allora si tratta di un criminale, perchè già si può parlare per lo meno di stalking) se ne va.
Le ore passano e quella stessa sera la donna è a casa sua con i genitori e dice loro che "Scendo cinque minuti, non prendo neppure il cellulare", perchè deve adnare a prendere le cose che l'ex le aveva portato e la vedono salire in macchina.
Nel frattempo in questi giorni un amico di Di Teodoro riceveva messaggi in cui annunciava di volerla uccidere (per poi suicidarsi - già sapeva che non aveva le palle per affrontare le conseguenze e soprattutto, era troppo egoista e inutile per crepare da solo e non rompere i suddetti agli altri), ma il suo amico, ovviamente, ora dice di non averlo preso sul serio e invece di provare a prevenire, da bravo uomo delle caverne se ne fotte, o ora dice che non si era reso conto della serietà della cosa. Peccato che una persona normale, per scrupolo, lo squillo alla donna l'avrebbe fatto. Ma davvero, anche solo per scrupolo. L'omertà del "tanto non sono affari miei, io non mi voglio mica mettere in mezzo a situazioni che poi faccio lo stronzo che si impiccia" è così tanto nostrano che dovremmo metterci il DOP sopra, così le altre nazioni non lo toccano, tanto che piange le lacrime di coccodrillo perchè si è messo in allarme quando lui gli dice  "l'ho uccisa". Perchè, diciamocelo, la prevenzione non è mai stata nel nostro stile di vita.



Ora dicono che nessuno si immaginava un epilogo simile, che lui ha agito nel raptus del momento, ma siamo onesti. Non è così.
So che molti individui di questo Paese non hanno il coraggio di ammetterlo, e quelle persone non dovrei neanche definirle tali.


Si può dire che Michela abbia sottovalutato la cosa: quante volte non si pensa che l'uomo che si ha amato non sia un essere così infimo? E' vero: lei si sentiva perseguitata su Facebook e per questo lo ha cancellato.




Ma signori, andiamo. Un uomo non manda messaggi a un amico se non sa che questi la pensa esattamente come lui: potrete dirmi che parlava nella foga del momento, per supportare l'amico sventurato che soffriva per una separazione che era troppo stupido per ammettere e accettare, le avrà insultato la moglie e con lei tutte le donne in generale (e non negatelo, voi uomini fate sempre così, ridendo come ebeti nel sentir umiliare un intero genere) e lui, si è sentito confortato da chi gli dava ragione e l'altro si sentiva compiaciuto nel suo sentirsi superiore.

I messaggi poi non erano solo "voglio ammazzarla" che poi, fino a qui si può dedurre una semplice esigenza di sfogare la rabbia interiore, ma sono arrivati a:

  • Dove va accoltellata per farla morire sul colpo?
  • Deve morire e anche io devo morire. Non voglio andare in galera. L'aspetto in auto, l'accoltello alla gola e poi mi ammazzo.
  • La riempio di pugnalate al cuore e poi mi pianto a forza un coltello in gola


E i grandi metodi per farlo ragionare?
  • Lascia perdere
  • Non dire cazzate
  • Smetti di guardare internet
  • Non ti ucciderai, smetti di dire queste cose.


Che poi la cosa è quindi ridicola: i presupposti della violenza ci sono tutti, visto che gli amici (sicuramente di lui) la definiscono molto riservata, perfino schiva, ma soprattutto, lo squallore delle giustificazioni delle persone è la cosa inquietante (perchè ormai di imbecilli che non hanno le palle e usano la violenza per affermarsi i disumani che sono, ne sono piene le cronache) che i suoi amici dicevano che "era una persona con alcuni problemi, disagi di natura psichiatrica" che "non parlava d'altro", ma soprattutto "abbiamo cercato di aiutarlo in tanti, ma non è servito a nulla". I grandi tentativi ora sono agli occhi di tutti: sono questi qui sopra.Ironicamente, poi vi chiedete perchè poi ha scritto "Mi hanno deriso, mi sento tradito e abbandonato"? Con degli amici del genere...

Capite che qui non si parla di una donna, ma di una vacca e quindi chi lo scrive non è un uomo, ma un essere che doveva morire attraverso la tecnica della Pera rettale.


L'ha uccisa con QUARANTA coltellate. Coraggio, contate fino a quaranta.
UNO
DUE
TRE
QUATTRO
CINQUE
SEI 
SETTE
OTTO...
Manco a contare si fa in fretta, figuriamoci a infilzare una persona.
Poi si suicida. Il codardo. L'avesse fatto prima.


Che nessuno mi dica che ci sia di mezzo un raptus di follia. Vuoi parlare di Raptus di follia? Li chiamavano gli omicidi del cacciavite, quelli fatti per colpa dell'abuso di eroina/cocaina e dalla tendenza, negli anni ottanta (se non ricordo male) di avere un cacciavite in macchina per mere questioni di manutenzione legato al finestrino, comunque la dinamica era sempre quella: si litigava tra autisti, uno dei due preso da un raptus d'ora prendeva il cacciavite e lo ficcava nel collo dell'altro. UNA volta. Massimo DUE.
La definizione di raptus implica qualcosa di veloce e che subito dopo, pochi secondi dopo, ci si rende conto del fatto e si smette.

La chiesa cattolica definiva il suicidio l'atto più infame che un individuo poteva macchiarsi, l'unico atto impuro che ti faceva finire lontano dalla terra consacrata (ora sì, giusto per la cronaca) perchè è l'unico atto di cui non puoi dirti pentito confessandoti (e quindi il prete si vuole arrogare il diritto di perdonare in nome di Dio e non di sentirsi mero tramite, come se Dio non potesse perdonare un'anima volata da lui con quell'atto o che davvero non potesse prendere in considerazione un pentimento finale senza che questo venga confessato per questionidi tempostica), ma soprattutto perchè è un atto di estremo egoismo, di nefandezza e non rispetto altrui. Ma come si può pensare che un individio meschino e infame, abbia poi il coraggio di affrontare le sue azioni?
Il suicidio è l'atto dei peggiori egoisti, è questo è uno di quei casi.

domenica 8 luglio 2018

Scienziati da fumetti

(Questo articolo è stato scritto il 19 Maggio 2016 sul blog della sottoscritta Donna in Rete: una finestra sul mondo)

Big Bang Theory docet: agli scienziati dei nostri tempo piace l'idea di essere un Supereroe-

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Da qui a penare che invece di indossare un costume cerchino il segreto per volare, il passo è breve.
Ma qualcuno ha deciso di ispirarsi a Spiderman per raggiungere quello che è il suo di superpotere ideale: l'immortalità. Non dobbiamo, però, andare in america per questo (strano è?), ma in Russia (sì, avete ragione: o era zuppa, pera pan bagnato) dove uno scienziato della Moscow State University (ricercatore proprio come i protagonisti della commedy statunitense) si è iniettato nelle vene un batterio sopravvissuto per 3 milioni di anni nel ghiaccio della siberia (tale Bacillus F).
A mosca stavano infatti cercando di scoprire come avesse fatto il batterio a sopravvivere tanto a lungo e hanno così decodificato il suo dna, se fossero stati degli ingenieri, avrebbero studiato l'ibernazione che lo aveva fatto spravvivere in criostasi, ma questa è un'altra sotria, quella fatta da i se e sa i ma.
Il Dottor Octopus (o Dottor Freez, se preferite la DC - Ma io preferisco ancora Dr Slump) in questione ha deciso di farlo dopo aver sperimentato con successo su topi e insetti (sì, signori, insetti) e ha così deciso di cambiare cavia. Ed era così sicuro da non prendere ignari passanti che divetnavano vittime sacrivicali, ma pouttosto su se stesso. Tranquilli, è uno scienziato: prima si è comunque assicurato che il batterio non fosse un pericolo per l'uomo.
Insomma, sono scienziati russi: sapevano che l'esposizione al Bacillus F non provocava morti: l'innalzamento della temperatura, infatti, ha fatto si che la popolazione locale fosse stata in contatto con il batterio e che sembrerebbe questo abbia influenzato il durata della vita, rendendoli più longevi rispetto al resto del mondo. Della serie: prima dei topi, guardiamo le cavie umane. Comunque capirete: gli anziani americani hanno la California, gli anziani italiani le Canarie , gl ianziani russi la Siberia
Da allora a quanto pare il Dr Brouchkov Anatoli, questo è il suo vero nome, a suo dire non ha più avuto la febbre. L'uomo tiene a precisare che la sua è stata una scelta individuale e che non può descrivere gli effetti dell'iniezione in maniera scientifica e che, non essendo un esperimento, non sa cosa questo batterio... quindi di certo non è così scemo da consigliarlo, sia per i possibili effetti collaterali che a suo dire non sa se  ci sono - magari caga pepite d'oro - o altri, però sembra che la capacità del batterio di proteggersi dai batteri esterni gli sia stata confertia, tanto da imepdirgli di ammalarsi.
Il Dr Brouchkov, certo, dice che sarebbe bello vedere come questa capacità di autoprotezione (che ci tiene a precisare essere caratteristica di altri batteri definiti immortali)  ha relazione con l'invecchiamento, oltre che la salute, senza pensare alla possibilità di combattere i tumori o le malattie degenerative, o quelle date dalle lesioni... Ma ci piace anche l'immortalità, eh?
Certo, il russo poi parla di idealismi che possono migliorare il mondo, ma contro l'invecchiamento, si parla solo di una questione di denaro. Se non avesse parlato praticamente della pace del mondo come le concorrenti di Miss America, sarebbe quasi stato credibile nel suo potenziale altruismo.

Ciò non toglie una cosa: Leonard, Shelly, Howard, Raj e tutti gli altri a cui si ispirano!! Tranquilli! Tra poco anche voi potrete diventare il vostro superheoes preferito!

finestradonna.blogspot.it















giovedì 5 luglio 2018

Donne e Chiesa: discriminazione di genere e misoginia perbene

(Questo articolo è stato scritto il 18 Maggio 2016 sul blog della sottoscritta Donna in Rete: una finestra sul mondo)

Voci di corridoio non tanto sussurrate vorrebbero che nelle stanze più importanti della chiesa cattolica, si stia pensando di aprire le porte alle donne al ruolo di diacono. A quanto parrebbe c'è stata una conversazione piuttosto interessante con le Superiore delle religiose di diverse parti del mondo che parrebbe incoraggiare l'ipotesi di dare veri compiti ecclesiastici alle donne che decidono di dedicare al propria vita ad Dio, anche perché, diciamocelo: in certi luoghi di preti non ce n'è neanche l'ombra, ma invece di suore che si dedicano alla comunità (anche cattolica ma non solo), sì. Se poi si continua a dire che se non si va a messa si fa un peccato mortale, quei poveri credenti sono bel che spacciati e quindi anche solo per questo bisognerebbe trovare una soluzione (ma nei fatti, anni fa si parlava del permesso che il Vaticano aveva conferito a tre suore di fare messa - ASSIEME - visto che di preti non ce n'era neanche l'ombra in quella zona dell'Africa). I presupposti nella chiesa cattolica, poi, ci sono: non solo tra i protestanti, ma anche all'inizio della religione cattolica, le donne potevano essere diaconi, ma poi questi ruoli sono spariti visto l'esigenza oppressiva di sottomettere col potere spirituale ogni forma di libertà che gli uomini hanno sempre avuto: stupidi non erano e sapevano perfettamente che non bisogna lasciare libertà per poter schiavizzare.
Tornando ai nostri giorni, a quanto si dice, Francesco I pensa di costituire una commissione per prendere in esame questa eventualità (tipo quando sono serviti i 10 saggi per sapere come risollevare l'economia, pagandoli come si farebbero pagare degli strozzini, dicendo le cose che il primo imbecille al bar poteva dire meglio) prima di riprendere la questione con maggiore chiarezza.

Cosa vuol dire questo? Ovvio, che chi pensa che quell'uomo sia davvero un rivoluzionario, è il solito imbecille. Anche perché non ha detto: anche perché ha ammesso che l'idea di dare potere sacerdotale a una donna è ben lontano dalle sue idee.
Più quest'uomo parla, più non solo mi sembra un politico italiano, ma più mi fa pensare che se davvero ha fatto il coraggioso patriota del vero senso della chiesa, quando ha assunto il nome del più vero dei santi, ha del tutto dimenticato il vero esempio che il Santo di Assisi ha volut dare consacrando in quel modo la sua vita.
Ha dato il contentino, come quando dice che la pedofilia nella chiesa è un brutto male, ma è solo nel 2013 che Pietro Vittorelli è fuori dalla vita ecclesiastica (e nei fatti è fuori perché è LUI ad aver dato le dimissioni, non perché il papa lo ha mandato fuori a calci in culo), Francesco Micciché è stato rimosso da Papa Benedetto XVI dal suo ruolo, per poi vedere l'ex vescovo piangersi addosso come vittima di un complotto, sarà che Domenico Mogavero è ancora vescovo? E cosa dire di Don Antonello Tropea a cui piacciono le ragazzine? O Francesco Milito che ha cercato di insabbiare tutti i reati di Tropea? 
Vogliamo parlare degli altri prelati presenti su Vatileaks che sono ben liberi, mentre le magagne legali sono state inflitte ai giornalisti, Fittipaldi e Nuzzi, che sono stati rinviati a giudizio per i loro reati: ovvero indagare suoi reati commessi dai massimi esponenti della nostra chiesa? 


Quando blaterale che si usano scarpe usurate perchè la ricchezza non è tutto... il potere si sa corrode e le sceneggiate piacciono tanto alla GGGENTE, nè?

 Perchè diciamocelo, ci siamo capiti, no?