E' assurdo partire con delle scusa.
Purtroppo non posso farne a meno: Rosa Scioccato nasce come blog rosa, leggero e senza pretese.
E così che ho intenzione di tenerlo. E di certo non ho intenzione di cambiarlo già al 4 post.
Qualche storia da raccontare, qualche libro da consigliare.
Nulla di impegnativo.
La vita lo è già abbastanza.
Solo che, non me ne abbiano a male le fan di 50 sfumature di grigio, ma mentre c'è quel film al cinema, io ho preferito passare due ore (intense e senza pause) a teatro a vedere Simone Cristicchi e il suo nuovo capolavoro.
Lo spettacolo parla della tragedia degli italiani istriani, di Fiume e Dalmazia.
O meglio.
Personalmente mi sento di dire che parla della tragedia degli abitanti di quella terra di confine, dove tutti vogliono metterci becco e tutti vogliono fare da padroni, e tutta la povera gente che ne subisce le conseguenze.
Nel loro caso dai Fascisti che eravamo che non sopportavano gli slavi e i croati, ai titini che erano che hanno voluto la prima pulizia etnica della Jugoslavia partendo proprio dai nostri connazionali che vivevano in quelle terre.
Perché, detto fuori dai denti, non è un problema delle genti, ma dei governi. E poi ci si chiede perché Il mio canto libero è vietato nelle dittature.
Non c'è retorica, in Cristicchi, ma solo senso civico.
Lo spettacolo poi, che come ho detto qui sopra è molto lungo, è altrettanto piacevole.
Questo mio commento sembra stridere con il trattato, ma vi assicuro che è così.
Forse dovrei dire scorrevole.
Gli argomenti trattati (a cui non riesco a trovare un aggettivo qualificativo adeguato) sono decisamente raccontati bene. Per quanto sia emotivamente pesante (di pungi allo stomaco ne si ricevono parecchi) non lo è percettivamente: finisce capisci che è passato così tanto tempo solo perché guardi l'orologio.
Cristicchi è intenso e coinvolgente. I bambini che gli fanno da coro (presi dalle zone dove si esibisce) non sono né eccessivi, né leziosi e danno quel pizzico che serve.
Tendenzialmente però, è il cantautore italiano che tiene banco per tutto il tempo.
Se volete vedere qualcosa di davvero degno di essere visto, andate a vedere Magazzino 18.
Non è tempo perso.
Per me per lo meno non lo è stato.
E vi assicuro, riparlerò di Magazzino 18: ho preso il libro.
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