giovedì 5 gennaio 2023

Altre recensioni di telefilm: Mercoledì e The Bad Guy (con dei rimandi a El Internado)

Chi ha visitato questo blog lo sa: io non vado per il sottile con i telefilm. Tendo ad essere diplomatica nel commentarli, ma se non mi piace il telefilm non mi piace.
Non sono pagata ad articolo e non me li chiedono per parlare bene, scrivo recensioni solo per parlarne un po' senza sentirmi dire che sono troppo puntigliosa. So di essere di parte quando parlo di Star Trek, e so che i sequel di Pretty Little Liars non hanno fatto cagare solo a me.
So anche di non essere l'unica deficiente a cui fanno schifo (SCHIFO!) il 70 % dei telefilm che, a ben vedere sono e rimangono tutti uguali. Soprattutto, mi stanno sul culo le finte novità e chi dice che sono pazzesche.
Oggi parlerò di due telefilm che ho visto in queste vacanze di Natale e, probabilmente, molti di voi mi odieranno. Perché? Perché in questo breve articolo vi dirò la verità su Mercoledì (o Wednesday, che dir si voglia) e invece parlerò sorprendentemente bene di un telefilm italiano: The Bad Guy.

MERCOLEDI'.

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Mercoledì è un telefilm che già mi metteva un po' (tanto) di dubbio addosso quando ne sentii parlare la prima volta, quando ancora non c'era una data di uscita specifica.
Per nessun motivo apparente, a parte l'odiosa esigenza di fare pure il politicamente scorretto, qualcosa di politicamente corretto e accettabile, per rassicurare mammine e papini sotto psicofarmaci, maniaci del controllo e del perbenismo.
Avevo ragione. Ma partiamo dall'inizio.
I primi minuti della prima puntata sono di una figata pazzesca.
Mercoledì, dopo una visione, scopre che i nuotatori hanno bullizzato il fratello e lei decide di vendicarsi (perchè nessuno a parte lei può farlo) e butta dei piragna nella piscina del liceo.
Ammettiamolo, ragazzi strani di tutto il mondo: ci è piaciuto.
E poi, quando viene rimproverata dai suoi genitori, commenta "Tutti saprebbero che non ho finito il lavoro". Le premesse erano ottime.
Altre tre perle inserite nei vari spot di Netlix sono: lei che chiede: "preferivi fossi ossessionata da cavalli e boy band?", lei che parlando con il figo della serie gli  chiede se l'ha salvata per "spirito cavalleresco? Il caposaldo del patriarcato per avere la mia eterna gratitudine?"; nella terza vediamo lei, vestita per il ballo, che dice di essere "irriconoscibile, ridicola, un esempio di oggettivazione femminile per lo sguardo maschile". In più odia la tecnologia: non ha il cellulare e... personalmente mi ci sono ritrovata molto.
Io ho avuto un cellulare con la possibilità di avere Whatsapp molto dopo di tutti gli altri, sono della generazione di Facebook (per quel che riguarda gli italiani) e non l'ha mai avuto (e non ci tengo neanche). 
Poi ho visto il telefilm... e ho costantemente storto il naso. 
Perchè, come sopra detto: non è un personaggio politicamente scorretto. 
Gli Addams sgretolavano gli schemi sociali, erano i diversi sin dalla loro creazione.
Mercoledì, dagli anni '90 in avanti era come uno scorpione: non è cattiva, ma è la sua natura. 
Questa è solo la classica protagonista delle storielle adolescenziali un po' noir americane, solo vestita di nero.
Pretty Little Liars in nero.

Il "terribile bello come Ivan" VS "il terribile brutto" è quantomeno da arricciata schifata della bocca.
Lei sembra comunque più spaventata dall'idea di aprirsi con gli altri, dall'essere incapace di farsi influenzare dagli altri per essere se stessa. E da una che ha apprezzato il suo personaggio nella prima puntata, arrivare a capirlo già nella seconda ha un che di triste... avevo l'età di quel personaggio quando capii che non mi interessava poi così tanto essere accettata, se per farlo dovevo essere qualcuno o fare qualcosa che mi faceva stare più male che a essere me stessa.
L'uscita "non penso di essere migliore degli altri, ma solo di essere migliore di te" detto alla stronzetta capobranco di turno, non ha aiutato a empatizzare nuovamente con lei.

In questo telefilm c'è inoltre il concetto di diverso/mostro/reietto... come se tutti quelli che sono un po' introversi rientrassero in quel mondo, come per consolare il fruitore come se fosse diverso, alla fine rientra per forza in quelle categorie. Banalizzante.
Nelle precedenti edizioni degli Addams (non è possibile non fare il collegamento) è vero: esistono streghe e strane sopportazioni al dolore (nonché l'unico vero elemento "soprannaturale" che è mano), ma gli incanetesimi e le stregonerie non siano propriamente vere.
Ma soprattutto: perchè se loro sono veri stregoni, prima di mandarla nella scuola di "reietti" non la mettono subito lì? Sarebbe stato più giusto, soprattutto se lo avevano fatto loro stessi e che ne erano così entusiasti.
Ne avevo altre sull'ambientazione, ma ora non me ne vengono in mente.

Comunque, se proprio volete qualcosa di ambientato in una scuola con dei reietti (e pure un po' di noir che non guasta) allora è molto meglio guardarsi "La scuola dei Misteri" (El Internado: Las Cumbres) dove i disadattati sono ragazzi normali con parecchi problemi e vivono in un collegio/lager dove i ragazzi vengono travolti da una serie di situazioni pericolose. 
E l'ambientazione è decisamente più figa (quante perle ha la Spagna?!).
Quello è un telefilm con una struttura.




Poi c'è il concetto base: com'è possibile che la nuova arrivata, più che mai sfigata, è alla fine il dilemma amoroso del figo della scuola?
L'attore che fa Gomez poi è osceno.

Non ricordo le altre critiche generiche... passiamo al resto. Prima della metà della serie avevo capito chi era il cattivo principale, poco dopo la metà chi era il suo braccio destro.
Sono un po' irritata da questa banalizzazione delle storie che fa tutto troppo semplicistico. Rasentiamo il patetico. Come potete dire che la storia sia bella? Le persone che dicono che è bello, lo fanno SOLO ed ESCLUSIVAMENTE per l'estetica dei personaggi.
Un mio amico, ad esempio, è estremamente attratto da Mercoledì (che la reputa conturbante), tanto che ora mi ha impedito di fare le trecce da ora in poi, o per lo meno quando lui è nei paraggi - cosa che faccio spesso - e se il telefilm fosse uscito prima di Halloween, sarebbe stato il suo massimo desiderio: tutte le ragazze sarebbero state tutte travestite così.
Sono piuttosto sicura che in molti hanno pensato la stessa cosa.
Il finale è quantomeno irritante: con l'ennesimo stolker anonimo che comunica con messaggi anonimi tramite smartphone... da Pretty Little Liars in avanti, è uno stratagemma quasi obsoleto. Sicuramente abusato.
Potevano decisamente evitarlo.

Comunque sì: tutti abbiamo pianto per Mano.


THE BAD GUY

Una serie che invece mi ha piacevolmente colpito è stata The Bad Guy e non l'avrei detto. La motivazione è solo una: NON mi piacciono i telefilm dove si parla di associazioni a delincuere, soprattutto se malavitose. Non mi è mai piaciuto I Soprano, ho evitato sistematicamente Gomorra. Non sono il mio genere e non lo saranno mai (spero). 
Stavo lavorando quando ho fatto partire per caso The Bad Guy; ho deciso di far passare il primo episodio, ripromettendomi di cercare altro subito dopo, solo per poter lavorare in santa pace senza distrarmi molto. E' finita che mi sono fatta una maratona. Il tormentone "Balduccio Remora, cugino dell'America... del sud, ma tu chi minchia sei?" è favoloso. Lo ripetono in varie versioni e ci sta tremendamente.
La storia è molto lineare: Nino Scotellaro, è un magistrato in lotta contro la mafia, in particolare è ossessionato dal catturare il boss latitante Mariano Suro, colpevole tra le altre cose ad aver assassinato il padre della moglie, altro magistrato a cui lui era fortemente legato.
Accusato ingiustamente di corruzione, viene "incredibilmente" condannato. Dopo 5 anni si salva incredibilmente dal disastro del Ponte sullo Stretto di Messina (per cui avrebbe preso tangenti) e da lì comincia a spacciarsi per tale Balduccio Remora con l'unico scopo di uccidere il suo arcinemico.
La storia è incalzante, i personaggi sono ben delineati e nulla è particolarmente esagerato. 
Ho addirittura ripreso dei pezzi, mentre li vedevo per poter leggere i sottotitoli quando il dialetto mi riusciva caustico (e da lombarda di origine non siciliana posso dire che poteva capitare) pur di non perdermi parti dei dialoghi per paura di perdermi pezzi che potevano risultare importanti.
Ho trovato quasi stucchevole e fazioso voler mettere un'omosessuale nella storia, ma alla fine è un neo a cui si può sorvolare.

In generale la recitazione è davvero buona e il ritmo è perfetto. Temo il cadere di stile della seconda stagione, ma me l'aspetto. 

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