domenica 14 novembre 2021

TEEN-DRAMA AMAZON PRIME (ovvero: nè meglio nè peggio di quelle di Netflix, ma sicuramente da migliorare)

Parliamoci chiaro: se sei un fanatico di serie TV, non focalizzarti solo su Netflix.
Esiste anche Amazon Prime.
Personalmente, sono una di quelle persone che si è rifiutata divedere Squid Game: ho visto il trailer e ho detto (alla mia gatta) "ma secondo loro sono così disperata da farmi piacere una merda del genere? Ma per favore."
Cosa ci volete fare, capisco il concetto di fondo di critica della società con una nota di velata crudeltà ma comunque molto interessante (tipico non solo della Corea, ma anche di molti altri Paesi, soprattutto asiatici) ma vederlo anche no.
Non mi piace che le persone si ammazzino per gioco, tantomeno perché disperate. Soprattutto: non è una vera e propria trama.

Se voglio situazioni di tensione dove qualcuno viene ucciso, allora cerco altro.

Lucifer? Lo trovo talmente raccapricciante, che non sto qui a dirlo.

La Casa di Carta? Bella l'idea ma non è un genere che mi interessa.

Strange Things? la nuova stagione arriverà sempre troppo tardi... questa sì che è crudeltà.


E questa volta voglio parlarvi di due uscite recenti (una recente in quanto appena finita, l'altra credo sia comunque di quest'anno) ma di Amazon Prime.
E no, non sarò molto carina neanche con queste.

Sto parlando di Panic e So cosa hai fatto l'estate scorsa.
Che avrebbero potuto mettere in pratica la legge "stereotipato non è banale", ma nessuna delle due serie ci riesce.

In Panic, si narra l'adorabile vicenda di una cittadina del Texas (orientale? chi può dirlo? io no): Carp.

Qui si è nel classico paesino che è, essenzialmente, il nulla. 
Da anni, nell'ultimo anno di liceo i ragazzi che vogliono sfidare le proprie paure (e guadagnare una barca di soldi) partecipano a Panic, una specie di competizione dove si affrontano le proprie paure e chi non si arrende vince.
E quell'anno, ci sono in palio 50.000 dollari.
Heather Nill (intepretata da Olivia Welch) è una ragazza povera (molto povera) che pensa di non avere capacità particolari e ha la grande passione per lo scrivere. Nonostante il desiderio di fuggire e andare all'università di scrittura creativa, negli ultimi anni è riuscita a mettere da parte i soldi per un corso professionale per poter trovare un lavoro vagamente civile e non finire come quella drogata di sua madre. Peccato che la madre proprio quell'anno glieli frega. 
Per questo motivo, per quanto sia la fifona della zona, decide nello sconforto e nella disperazione di partecipare a Panic, a sorpresa di tutti, anche dei suoi due migliori amici Natalie Williams (Jessica Sula) che partecipa lei stessa alla competizione per poter avere i soldi e fuggire in CaliforniaBishop Moore (Camron Jones).
Insieme a Heather e Natalie partecipano anche altri 45 ragazzi tra cui il nuovo arrivato Dodge Mason (Mike Faist) che attira subito l'attenzione di Natalie, il cattivo-disaddattato-ma-in-fondo-buono ragazzo di quell'anno scolastico Ray Hall (Ray Nicholson) anche lui tra i poveri dei poveri del paese con famiglia disfunzionale alle spalle.
Nel tentativo di chiudere questa gara, lo sceriffo James Cortez (Enrique Murciano) e la sua squadra, che sono intenzionati a chiudere definitivamente questa idiozia visto che capita che scappi il morto. L'anno prima, infatti, erano morti due ragazzi e uno di loro era proprio il figlio di Cortez.
Nel frattempo, l'ombra del sospetto che ci sia qualcosa che approfitta di quello che è "il gioco estivo di laureandi annoiati che vogliono scappare dal nulla" e che mette seriamente a rischio la vita dei ragazzi si fa sempre più presente.
I colpi di scena non mancano, nella storia e risulta anche piacevole nel vederla.
Il fatto che i personaggi siano praticamente degli stereotipi, poi, aiuta, sia l'autore a manovrarli, sia lo spettatore nel misto di sorpresa e previsione degli eventi.
L'ultima puntata è interessante perchè ci sono delle scoperte che intuisci ma non hai colto fino, fino a quando non si svela la verità che sta dietro a degli enigmi che vengono pian piano raccontati. 
Il problema di fondo è che la storia non ha mordente.
Semplicemente non coinvolge.
Saranno i personaggi che comunque non hanno presa, ma neanche la storia. Di certo potevano evitare molte cose nel plot, ma questo è un altro discorso e forse bisognerebbe vedere pure il libro da cui è tratto...
Insomma, meglio di altre serie che ci sono in giro, ma è noiosa.
Irritante è la fine-non fine, dove lei dice che "è tutto finito" ma poi scopre che non lo è, come se co fosse una cospirazione.
Probabilmente volevano avere la possibilità della seconda serie, ma dubito ci sarà.


Non è particolarmente diverso So Cosa hai fatto.
so cosa hai fatto l estate scorsa

Sottospecie di remake rivisitato e modificato del libro/film degli anni '90, non suscita particolare entusiasmo.
Di simile all'originale è essenzialmente il concetto base: dei ragazzi investono una persona uccidendola nel giorno del loro diploma, lo nascondono, un anno dopo, in occasione del ritorno della protagonista, comincia la mattanza.
Le differenze invece sono significative: sull'isola c'è stato il suicidio di massa di una setta e a guidare la notte dell'incidente è la protagonista che uccide... la sorella gemella.
Nel costante gioco di inganni e scoperte, dove sembra che tutto contraddica tutto.
Peccato che a metà stagione personalmente avevo capito chi commetteva tutti gli omicidi.
Ho perso un paio di sfumature, ma ero sicura.
E non sono rimasta delusa, anche se un po' lo è stata la parte finale, quando c'è lo spiegone di come e perché sono successe certe cose.
Anche qui, però, non posso dire che il racconto fosse appassionante.
Anzi, in certi momenti era addirittura noioso.
Paventano grandi supsance... che sono inesistenti.
Rendiamoci conto: mi è piaciuto così poco che non voglio neanche citare i nomi dei protagonisti. 
Un po' come Pretty Little Liars dopo la quarta stagione (e sono gentile... con quest'ultima serie televisiva: non ho ancora visto l'ultima, ma mi rifiuto: anche io ho una vita e non posso sprecarla per questo).
Troppa carne al fuoco mal gestita.
Anche qui, sono piuttosto sicura che non faranno una seconda stagione.






E voi? Che ne pensate?

sabato 9 ottobre 2021

Si chiudono i battenti: assimilazione e riunion

   (Questo articolo è stato scritto il 13 settembre 2018 sul blog della sottoscritta Donna in Rete: una finestra sul mondo e Opinioni a Go-Go)

Avviso per chi passa
Sto chiudendo questo blog
aprendone tre per parlare di diversi argomenti ho notato che spesso si sovrappongono e soprattutto per me sono sempre stati troppo difficili da gestire.
Quando li ho creati ne avevo indubbiamente bisogno, ma ora ho deciso di cambiare punto di vista.
E' per questo che sto copiando tutto quello che c'era in questo blog nel principale: Rosascioccato con l'intento originario di quella pagina che, due anni fa, mi sembrava troppo esigua per poter contenere tutto.
Ora sto eliminando zavorra inutile dalla vita, mantenendo le cose buone, quindi i post rimarranno ma quando avrò finito il trasferimento degli articoli (vita reale permettendo) cancellerò questo blog e l'altro fratello.
Ho amato queste pagine, ma bisogna cambiare.

sabato 2 ottobre 2021

Gap generazionale nella vecchia letteratura britannica

   (Questo articolo è stato scritto il 18 aprile 2018 sul blog della sottoscritta Opinioni a Go-Go)

Se devo essere sincera, ci ho messo un po' a trovare il nome per questo post. Il motivo? Semplice: era difficile trovare il giusto taglio da dare.



Di recente ho voluto fare un esperimento e mi sono autoinflitta una punizione per me notevole: leggere Ragione e sentimento di Jane Austen.

Permettetemi di dire due parole sull'argomento. Più di due, ma sono prolissa e lo so.
Checchè dicano le sue estimatrici, è una storia mediocre di tizie inutili che findono di non volere un buon partito, ma in verità cercano solo un marito ricco.
La stessa autrice, è indubbio, opta per dare il suo punto di vista tra le righe ed è palese che per lei non esiste un amore passionale, ma solo un modo per accasarsi con un uomo che ci ama e che ci possa mantenere.
Essenzialmente non so se ha bassa stima negli uomini o nelle donne.
Lei scrive di quello che sa e che pensa debba essere la vita di una donna. Ogni tanto mi viene il sospetto (e la speranza) che avrebbe voluto scrivere qualcosa di più audace, ma ha preferito evitarlo per la mera questione del guadagno.
Tornando al libro, ho trovato la maggior parte dei personaggi inutili, pedanti e irritanti.
Il personaggio che più viene amato è Marianne e io l'avrei presa a schiaffi due giorni due giorni dopo averla conosciuta: egoista, antipatica, cafona ed agocentrica, e poi io detesto i piagnisei e il suo non era morire d'amore, ma una mera posa più nel suo ruolo di derelitta che altro.
Elinor ha avuto più di un sorriso da parte mia, anche solo per la sua scelta di fare la martire silenziosa, ma perchè almeno ha tentato di avere più polso.

Certo, mi direte voi, parliamo di DUE SECOLI FA. Certo, dico io e aggiungo che sono due ragazze di 17 e 18 anni, quindi so perfettamente che non sono due adulte anche se si atteggiano a tale.
Se penso alla loro età mi viene da sorridere: la pensano nè più nè meno come il 90% delle loro coetanee anche contemporanee, soprattutto Marianne quando parla dell'amore... poi penso alle 18enni che basano l'idea dell'amore e del romanticismo e di quello che dovrebbe essere il loro ideale di vita a questi libri e penso di dare loro un colpo in testa, poi guardo le trentenni che inneggiano queste storie e mi chiedo se non devo dare a me stessa un colpo in testa.

Comunque Marianne si innamora di un vanesio che di bello ha palesemente solo l'aspetto, mentre Elinor del timido cognato del suo ottuso fratellastro che però riesce a far intendere a tutti il suo interesse verso di lei anche senza parole.
Entrambi gli amori sono infelici. Il bellissimo Willoughby  infatti dopo poche settimane appassionate sparisce e non si fa risentire se non fino al momento in cui lo trova per puro caso ad una festa in cui è in compagnia della ricca fidanzata (con cui sta - e comunque tradisce - da anni), tratta con indifferenza Marienne fino a chiudere con un britannico insulto il suo rapporto con lei. Lei si dispera facendo una sceneggiata napoletana in piena regola, di quelle che ho visto da innumerevoli 17enni. Ah... gli ormoni...
Elinor invece ha una storia più urticante: scopre che una ragazza che lei pensa come inferiore (per inteletto, indole, cultura e bellezza) è la fidanzata del ragazzo che ama e di cui lei sa, anche se sarebbe meglio dire suppone, di essere amata.
Ovviamente finisce tutto per il meglio, per quello che potrebbe essere il meglio per delle ragazze inglesi di inizio ottocento.
Ci sono un paio di elementi urticanti e altri interessanti, indubbuiamente, in questa inutile storia di mediocre amore da inizio ottocento.
La prima nota positiva è la deliziosa capacità di scrittura dell'Autrice. Non pretende di essere altro che un piacevole passatempo per il lettore, pur nascondendo qua e là dei moralismi molto convenzionali e adatti al suo tempo e alla sua cultura. Capisco perchè pur essendo un romanzetto rosa, è un romanzetto rosa che dopo 200 anni è ancora letto: è scritto bene.
Poi c'è una grandissima capacità della resa dei discursi pieni di sottointesi. Quando Elinor parla con la sua rivale, entrambe si detestano cordialmente ed entrambe lo sanno, ma nessuna delle due dice parole offensive e, anzi, sono due zuccherini. Dicono quello che vogliono dire senza semrbare delle stronze.
Poi basta.
Ho odiato moltissime cose che non sono solo riscontrabili al mio femminismo, piuttosto ai personaggi e a come spesso me li descrivono o le persone li giustifichino solo perchè gli ricordano persone reali che avevano conosciuto.
Mi chiarisco citando poche delle cose che ho odiato, giusto quelle più palesi.
Willoughby. Lui è uno dei tasti dolenti. Ancora ricordo quando me ne parlavano sospirando (manco fosse vero) e che dicevano "lui la ama così tanto... lo vedi dalla sua disperazione...".
Cazzate.
Willoughby è quello che è: un inutile paraculato egoista.
Un libertino che seduce ragazzine alla prima uscita nel mondo (forte della sua parlantina e della sua superiorità non tanto mentale quanto intellettuale), le ingravida come si farebbe con una vacca e le abbandona (leggete SCAPPA) lasciandole prossime al parto e senza possibilità di sopravvivenza. Perchè? Perchè è bello, sa di essere bello, è un affabulatore e oggettivamente pensa che siano inferiori e non meritevoli di alcuna attenzione. A lui interessano poche cose: se stesso e il suo piacere. Ammette lui stesso alla fine che Elinor era solo un modo per rendere più piacevole la sua vacanza, come dà la colpa alla studidità di Eliza se era disperata e incinta in una stamberga e che se fosse stata un minimo intelligente lo avrebbe trovato eda pure una giustificazione poco credibile sul perchè l'ha lasciata senza un soldo, ma comunque non è tronato indietro perchè non gli interessava. Poi dà colpa alla moglie che dice di avergli dettato le "brutte cose da dire". E' un uomo inutile che piagnucola sempre e non ha mai colpa di nulla, senza spina dorsale. Si dice innamorato di Marienne, alla fine, ma in verità non lo è così tanto, semplicemente al massimo si è sentito lievemente in colpa ma non poi così tanto. Non avendo più quel giocattolo, lo vuole riavere comunque a sua disposizione e sapere che gli appartiene.
Trovo AGGHIACCIANTE che ci siano donne che pensano che questo sia un ideale di uomo.
Edward Ferras. Altro essere inutile. Eddire che quando mi costrinsero a vedere i film di questo libro era uno dei pochi che non volevo uccidere (ironciamente, volevo uccidere la fidanzata perchè sembrava troppo stupida, ma in veirtà era una donnina parecchio sveglia almeno nel libro ma che per qualche strano motivo riducono sempre a semplice oca...). Lui si fidanza con una che poi non ha il coraggio di mollare? Mah... La stessa Elinor legge le sue lettere alla fidanzata che in fin dei conti solo alla fine è felice di non aver sposato. Non dubido di quello, mi lascia però perlessa in parecchie occasioni: quando scrive alla ragazza fa l'innamorato, quindi vuol dire che comunuqe ha del trasporto verso di lei. Sembra esserne felice per tutto il tempo. Semplicemente, poi gli piace un'altra ragazza. Quando è con una ama una e idem quando è con l'altra.
Che uomo.
Eliza Williams. Figlia nautrale che ha una figlia (o un figlio) naturale, come se ci fosse un'ereditarietà. Eliza è una povera disgraziata figlia della brutta educazione di quel tempo. E' solo nominata e non fa mai la sua comparsa, probabilmente perchè l'autrice non voleva dare voce a un personaggio così sfortunato, ma mi chiedo perchè: l'intera sotria è piena di luoghi comuni e stereotipi, tanto valeva usasse anche lei (ma forse sarebbe stato troppo sconveniente, magari poi diventava una moda...). Avrei preferito dall'autrice qualcosa di più incisivo per lei:  contraria all'idea che potesse condannarla, altrimenti l'avrebbe già fatto, io avrei fatto ereditare alla "sua creatura" il patrimonio della Smith, altro personaggio che si sente nominare e che dopo aver reso Willoughby suo erede lo disereda perchè non sposa la Williams (e perchè non è stato abbastanza con lei durante quella vacanza).
Un'altra cosa che ho odiato è quando dicono che "il colonello è un ripiego". Incredibilmente io non parto prevenuta solo perchè nell'ultimo film era Alan Rickman (che se permettete è sempre stato tanta roba sia da giovane che da anziano), ma proprio per il personaggio.

 A parte, alla faccia del ripiego, io mi sento di dissentire: ha lo stesso spessore di personaggio del suo rivale quindi sono piuttosto identici nella loro bidimensionalità. Non capisco perchè se un autore dice certe cose sui personaggi, gli altri pensano che no, non è vero. Alla fine viene scritto che Marienne lo ama quando avrebbe mai amato Willoughby, solo perchè non è stato un "colpo di fulmine", questo non vuol dire che non sia amore. Entrambi sanno che hanno amato qualcun altro prima ma a nessuno dei due sembra importare. Io mi chiederei piuttosto un'altra cosa. Visto il periodo storico in cui è stato scritto e il gretto puritanesimo vittoriano... non è che la Austen intendeva che la cara Marienne non è arrivata illibata al giorno delle nozze? I momenti per essere deflorata (e quindi disonorata) ci sono ampiamente stati...


Ok... ok! Passo all'altro argomento, per me più interessante.


Vedete, Ragiorne e Sentimento è stato scritto a cavallo tra il XVIII e il XIX secolo. L'anno in cui l'autrice lo ha definitivamente concluso (e un anno prima della sua pubblicazione) è nata un'altra Elizabeth Gaskell che, negli anni '50 dello stesso secolo ha pubblicato Nord e sud.
Questo libro che non dico sia scritto meglio, ma sicuramente ha argomenti più interessanti di donne (ragazzine) che cercano marito.
Soprattutto, dimostra quanto la società sia cambiata nel corso di mezzo secolo, in tutte le differenze generazionali che si possono vedere.
Una è rurale e fatta di balli in lussuose case, l'altra conosce sì quel mondo, ma viene catapultata in un nuovo mondo, fatto di fumo, macchine e gente che lavora duramente.
Una, molto più sottile, è la differenza di età per il matrimonio. Se a vent'anni già sei zitella per la Austen, a 19 per la Gaskell non è così impellente il matrimonio. Certo, ci sono giovani spose di quell'età, ma comunque capita anche più avanti o per lo meno, l'età si è alzata.
La Gaskell potremmo quasi definirla di una generazione di scrittori "impegnati", se mi lasciate passare il termine. La sua è una generazione importante per la letteratura inglese: per la rivista di Dickens (suo coetaneo) lei stessa ha scritto a puntate questo romanzo, fu amica di Charlotte Brontë (di cui, come della Austen, non mi azzardo leggere i libri proprio per la reputazione che hanno tutti i lavori di quelle sorelle), di William Makepeac (ricordo che non mi dispiacque il film tratto dalle sue Memorie di Berry Lindon) e di Geroge Eliot (di cui apprezzo più la vita che le opere).

Nord e Sud ha dentro di sè interessante spaccato sociale.
Il primo contatto che ho avuto con questo libro è stato tramite una miniserie della BBC e ho trovato questa storia molto più coinvolgente delle altre in costume Made in UK.
La storia principale (of course!) è ovviamente la relazione tra Margarett, bella e sofisticata figlia di un ex pastore anglicano del sud, e il signor Thorton, rude e taciturno e ricco imprenditore (del cotone) del nord.
Lei è piena di pregiudizi contro gli abitanti di Milton dove ora abita e del nord in generale, pensando con disprezzo a tutti coloro che lavorano per vivere,  e pensa che il signor Thorton sia, oggettivamente, solo un parvenu, mentre lei è, anche senza un soldo, una gentildonna. Ha un animo molto romantico, ma del romanticismo del tempo: è passionale per le giuste cause, meno per il romanticismo.
Lui è un rigido uomo (e mammone ma per buone ragioni) che si è fatto da sè: costretto a fare il garzone da piccolo, e avendo sofferto la fame, è un uomo determinato ad avere successo e orgoglioso. Pensa che gli uomini del sud siano, essenzialmente, dei fancazzisti. Per quanto trovi Margaret altezzosa, etc-etc, se ne innamora all'istante, suggestionato dalla sua alterigia oltre che dalla sua bellezza.
I due si muovono in una serie continua di incomprensioni non dettati dalle ipocrisie formali della Austen e della buona società inglese (una delle poche cose della buona società londinese che la bella Margarett non rimpiange), ma proprio da incomprensioni, mentre attorno a loro la nuova società industriale si riversa attorno a loro e nella mente del lettore.
Tutto nasce dalla decisione paterna di rinunciare alla toga e iniziare a fare l'insegnante privato dell'industriosa e ricca città di Milton e costringe la moglie e la figlia diciannovenne a trasferirsi.
Prima di partire lei rifiuta la proposta di matrimonio di Henry Lennox, avvocato suo caro amico e cognato di sua cucina, per cui prova del sinciero affetto, ma che è solo amicizia. Lui le chiede di dimenticare quello che ha fatto e fingono che non sia successo nulla.
La città di Milton è grigia e fumosa, molto diversa dal loro paesino della campagna meridionale da cui lei proviene e che continua a utilizzare come termine di paragone, innalzandolo al luogo ideale dove vivere.
La ragazza pian piano comincia a conoscere il vicinato e comincia a notare le sostanziali differenze tra il ricco e sofisticato ambiente in cui ha passato la sua adolescenza, allo spartano, acerbo e rude ambiente popolare. La cosa che più le ha fatto effetto sono i commenti degli operai: essendo una bella ragazza e loro non aducati alle sue stesse buone maniere, le fanno dei complimenti aperti ma che lei non riesce a sentire come volgari, perchè dettati dall'innocenza della loro non cultura, come quando viene fermata e interrogata per i suoi vestiti dalle operaie.
Non c'è nulla di affettato o viziato nelle loro azioni che sono "genuine come quelle dei bambini".
Un uomo in particolare attira la sua attenzione: costui la vede sorridere, la ferma e le fa i complimenti ringraziandola per aver reso la giornata più bella. I due non si rivolgeranno più la parola (per quanto rimangono a strette comunicazioni non verbali di saluto), fino a quando lei non pogre il mazzo di fiori appena raccolto alla giovane donna che passeggia con lui. Bassy Higgins è una sventurata e malata ragazza, come ce ne erano tante all'epoca, che si ara ammalata sin da piccola e Nicolas, suo padre, è quello che noi ora chiameremmo sindacalista, ma uno di quelli che ci crede, come forse ci credevano allora.
Le due comunque fanno amicizia e in questo modo Margarette comincia a conoscere anche il mondo della classe operaia.
Scoppia poi uno sciopero tra gli operai della fabbriche del cotone e quando il signor Thorton chiama degli operai irlandesi per fare il lavoro, alcuni scioperanti irrompono nella fabbrica. Anche Margaret è lì per una fortuita coincidenza e convince Thurton a parlare con gli scioperanti per salvare gli irlandesi arrivati a sostituirli e quando lui comincia a rischiare seriamente la vita, lei - sentendosi in colpa per averlo convinto e forte del fatto che non aggredirebbero mai una donna - si precipita a difenderlo prima facendogli da scudo e tentando di parlare con gli scoperanti e poi, quando lui tenta di farla rientrare, gli butta le braccia al collo. Lei alla fine viene colpita in testa da una pietra, poco prima dell'arrivo dei poliziotti.
Lui lì esplode nella sua dichiarazione d'amore a una incosciente donna e capisce di essere innamorato, ma quando il giorno dopo le chiede di sposarlo, lei (che era già in paranoia per la cosa per i fatti suoi) sentendosi offesa dal suo comportamento che sembrava pure essere un obblogo perchè aveva fatto qualcosa che comunque avrebbe fatto per chiunque anche con più cuore.
Qui lui la offende irrimediabilmente: dicendole che anche se lei lo respinge lui continuerà ad amarla.
Giuro che lei si dice offesa. Io avrei riso, anche solo perchè un'uscita del genere implcia che l'amore sia una cosa davvero... meccanica, ma il suo amico della Londra che conta in fondo ha agito prorio in quel modo, quindi dovrebbe essere una consuetudine... badate comunque che lui non ha più fatto scenate d'amore nè ha palesato i suoi sentimenti.
Mentre i disordini si estinguono, così come lo sciopero, cominciano per Margaret una serie di lunghissima di lutti (e sfighe) che la segnano profondamente: come ogni romanzo figlio del suo tempo infatti gli muore la madre, il fratello che rischia la galera e che è lì per la madre moribonda, rischia di essere scoperto e per salvarlo lei mente alla polizia scoprendo poi di aver infangato la sua pia reputazione proprio con Turthon (che li ha visti a braccetto e già rosicava per la gelosia) che evita l'istruttoria, muore il padre, se ne va da Milton tornando a vivere con la cugina e la sua famiglia, scopre che suo fratello non verrà mai riabilitato, muore il suo tutore... tutto in due anni. Una sfiga quasi alla fantozzi. L'unica cosa buona è che eredita dal tutore i terreni di Milton su cui sorge la fabbrica di Thurton e un bel patrimonio in contanti.
Questa scena è diversa da miniserie a film,
ma è ben cogeniata
Sì, come anche le ragazze della Austen, non potendo lavorare (perchè gentildonne) l'unico modo per sopravvivere senza l'elemosina altrui è ereditare.
Neanche a Thurton le cose vanno bene se non il matrimonio (comunque costoso) della vizziata sorella minore e un rinnovato interesse per il suo lavoro che lo fa avvicinare a certe esigenze dei suoi lavoratori (quella che noi ora chiameremmo mensa): lo sciopero infatti ha creato dei danni economici non indifferenti alla sua fabbrica e, invece che rischiare i soldi di creditori e operai in una speculazione che rischiava di fargli perdere tutto, ma un tutto che era di altri, ha preferito chiudere i battenti e non avere debiti.
I due si ritrovano per affari a Londra e... beh. Finisce bene, come ogni storia d'amore che si rispetti leggere. 



Sì, non nego che questo romanzo sia una storia d'amore.


Ci sono molti elementi belli e altrettanti brutti.
Il phatos di Margaret quando salva Thorton fa tanto pantomima. Se vedete la miniserie, capite come l'attrice mentre lo fa, si chiede come cavolo pensasse la scena l'autrice... sembra una scena da fumetto di serie b, scegliete voi la nazione.
Quando il padre della ragazza tenta di pagare Mary, la seconda figlia di Higgins, per la settimana che ha prestato servizio da loro lui rifiuta affermando che neanche lui ha pagato Margaret per i servizi della ragazza nei confronti della sua compianta Bessy, mostrando che, per quando chiami l'uomo "padrone", lo consideri comunque un suo pari, per lo meno in dignità.
La Gaskell tende un po' troppo a fare polpettoni moralistici che tendono a spiegare un po' troppe idee, con un intendo quasi istruttivo, rendendo la storia un po' pesante.
Ironico che proprio per quello è estremamente interessante: non è un romanzo storico, ma è contemporaneo e parla di eventi a lei contemporanei.
Come la Austen, anche Gaskell parla di quello che sa, ma è totalemnte diverso: il suo mondo è fatto di operai e industrie, di forza lavoro, di opinioni politiche e sociali. Ci sono due classi sociali distinte che si scontrano, non ricchi e non ricchi della buona società: la Gaskell osserva anche i "popolani" e da loro voce, volto, idee e opinioni. Per la Austen era impensabile proprio perchè nella sua società non l'avevano.
Se si pensa che l'una potrebbe essere la figlia dell'altra, è disarmante.
E' un mondo femminile totalmente diverso dove le prospettive verso il mondo sono diverse e dove anche il mondo è diverso.
Il fine ultimo di Gaskell non è il matrimonio, ma l'uguaglianza tra classi, o forse neanche quello. Forse è solo poter raccontare la nuova era a chi è ancora cristallizzata in quella vecchia e ricordare che un futuro migliore è possibile, o semplicemente vuole far sentire alla massa le motivazioni che spingono i movimenti operai a manifestare.


           

Se recupero Mogli e Figlie vedrò di comrpare un altro dei mallopponi della Austen... 

sabato 25 settembre 2021

Come scrivere un giallo.

   (Questo articolo è stato scritto il 08 aprile 2018 sul blog della sottoscritta Opinioni a go-go)




Se devo essere sincera, non sono una grande amante dei manuali "Come scrivere", perchè non sono mai particolarmente brillanti.
Spesso quando li leggo sembrano i primini della classe che in verità non dicono niente di male.
Alcuni però sono deliziosi. E questo è il caso di un libro di una delle più interesanti autrici americane del novecento.


Come si scrive un giallo. Teoria e pratica della suspense, di  Patricia Highsmith è uno di qui (troppo) numerosi libri che palrano di come scrivere un libro di suspance. 
C'è da dire che l'atteggiamento e l'approccio dell'autrice è semplice e lineare. Non è nè pretenziosa, nè saccente e, per fortuna, non vuole fare la maestrina. Sembra quasi un'amica più grande che vuole dare consigli non per dire "guarda quanto ho fatto io"/"guarda come si fa sei una pezzente"/etc, ma piuttosto qualcuno che non vuole farti perdere tempo facendo gli errori più grossolani che invece farai. Non c'è saccenza, ma la grande esperienza che si espone e si racconta dando spunti di rilessione, conferme di quello che si pensa o scoperte inaspettate.
E' pragmatica e piena di argomentazioni. Sicuramente, come lei stessa spera, il libro è adatto a chiunque voglia avere "consigli" per scrivere narrativa. Sembra che dica ovvietà ma sicuramente dice ovvietà meno ovvie di tanti altri e che è bello sentirsele dire cose che si pensa ma di cui magari non si è sicuri. Non è biografico, ma si usa come esempio, avendo ben vissuto all'insegna dello scrivere.












sabato 18 settembre 2021

Gli innovativi canali televisivi che propongono sempre la stessa merda

  (Questo articolo è stato scritto il 06 aprile 2018 sul blog della sottoscritta Opinioni a go-go)

Dopo tanto tempo di assenza, mi rifaccio sentire inveche che con i lavori di cui avrei voluto parlare, per insultare qualcuno che mi insulta e insulta tutti i telespettatori trattando tutti per scemi.
Sicuramente, se guardate un minimo di televisione siete incappati nella pubblicità del nuovo canale Mediaset.
Canale dedicato a film e Serie TV
Si vantano di avere una programmazione pregiata, innovariva e per tutti i gusti. 


Ovviamente, per chi conosce il calcio per come è ora, sa che effettivamente, se il canale televisiovi ha come soggetto anche la Chempions League, è l'unica cosa vera che ha afferto come nuovo e seriale. Oramai il calcio ha di vero solo che giocano dei pippottini alla Big Jim, ma è tutto ben programmato. Scemo chi crede il contrario. Lo stesso va per i mondiali, visto che l'unica cosa onesta è confermare che l'Italia non se li meritava, ma non se li meritava da anni. Che vadano a raccogliere pomodori, così vedono come è il vero lavoro e si impegnino di più a fare i bambinetti con il pallone. Falliti.

Ma parliamo di come si definisce il canale. La voce di fondo dice (con quella voce accattivante che solo lui sa fare): 

  • Solo serie TV innovative;
  • Cinema moderno e di qualità;
  • il genere che mancava nel panorama delle altre programazzioni in chiaro.
E qui m'incazzo. Sì, lo sapete: non sono iporcrita: non fingerò mettendo X varie per non sembrare volgare. Sbotto e non me ne frega nulla.

Io se non ho un dvd o maratone varie, sono una da zapping. Mi annoio di tutto. Mi ero dimenticata, in verità, esistesse questo nuovo canale, se non avessi sbagliato a schiacciare il telecomando finendo invce che sul 22, sul 20, dopo un'urticante salto verso il 21 con una programmazione che in quel momento reputai immediatamente deprmente.

Ma questa Canale Innotavito non scherza a far schifo. Innovative? Dove? Quando? In esclusiva? Prendete in giro? 

Ma commentiamole assieme. Anzi, leggetevelo econcordate.


  • The Sinner - una donna da di matto e uccide un osconosciuto e un detective sul suo passato. OK, questo non lo conosco, ma da qui a pensare di guardarlo...
  • The Last Kingdom - I stagione (la II è uscita l'anno scorso anche qui in Italia) - la ricerca di figosaggine contro lo straniero degli inglesi (e dire "prodotto dalla BBC non è una garanzia di un buon lavoro...). Qui gli invasori sono danesi e loro sono gli eroi. Finirà che vincono o muoiono con dignità. E' sempre mortificante quando modificano così la storia. E' già osceno nella pubblicità quando fanno vedere il protagonista che da solo respinge un'orda. Da evitare se non ti piace vedere un solo bonazzo virile. Più per metallari o raider con la pancia e che si illudono che la barba sia figa solo per nascondere il doppio mento. Il mio consiglio? Uscite di casa e prima cominciate con le camminate, poi mettetevi a correre e perdete peso. Vedrete che smetterete di essere la versione italiana di Shawn Eckhardt.
  • Taken - più credibile di altri del genere, almeno a sto giro a finire in un gioco di spionaggio (dove probabilmente tutti saranno imparentati con tutti) è un ex berretto verde. Gli americani mi devono spiegare però come mai devono sempre avere una tragedia personale alle spalle. Anche solo per questo, brucerei la pellicola. E' il Prequel di Io ti troverò? Potevano evitarlo, ma come al solito confermano che non sanno inventarsi nulla e che devono licenziare tutti quei segalioli.
  • The Girlfriend Experience - (I stagione qui, ne sono già uscite 2) - è da quando era appena uscita che la Mediaset ne parlava così tanto (ma si sa, a certe famiglie piacciono le prostitute giovani, anche se non ne fanno un uso diretto) che io mi ero già stancata prima ancora che la protassero in Italia. La storia è di una finta brava ragazza che vuole fare l'avvocato di giorno, prostituta di notte. Che poi la storia potrebbe anche avere il suo perchè, se non fosse stato tutto banalizzato così tanto. Ma sicuramente chi ama la 50 sfumature di spiegoni su come è il sadomaso, piacerà da morire. Ma sarebbe meglio leggere un libro, anche un harmony va bene, eh! Sono le donne che sono cresciute con la Austen... Io, e non mi dispiace, con la Ikeda.
  • Mr Robot - III stagione attiva, I qui, of course - non credo sia commentabile
  • Agent X - Dirò solo che è stato cancellato dopo una sola stagione e, a dire il vero, lo hanno pure tagliato perchè non esiste un telefilm americano che finisce dopo 10 episodi. Una figata pazzesca di sicuro, eh? Forse dovrebbero pensare che se hanno tante serie ti telefilm sulle spie, dovrebbero cominciare a produrne o di un altro genere, o con una qualità migliore e gli italiani dovrebbero decidere di comprare solo cose di qualità, così... giusto per rimanere in liena a quello che si vantano di offrire...
  • Blood Drive - Cancellata dopo una sola stagione di 13 eposodi. A sto giro siamo in un futuro dispotico, con in copertian una tizia che si succhia un ciupa-ciups... Devo dire altro? Sì, leggi l'ultimo commento del punto precedente.
  • Frequency - II stagioni, 2016-2017 concluso e già trasmesso in Italia - io questo l'ho visto. La prima stagione non fa schifo, la seconda è da dare alle fiamme. L'attrice l'ho odiata dal primo momento, inespressiva, legnosa e nasale come la voce della sua doppiatrice. E' raffazzonata e composta in qualche modo. Se penso che ora lei farà Poison Ivy in Gotham (telefilm che sto evitando di vedere per non decidere di odiare davvero l'America), mi viene il vomito.
  • Proof - una dottoressa (voglio che sappiate che stavo scrivendo tizia) che, morto il figlio e separatasi dal marito, si ritrova a ricercare prove su cosa? Sulla reincarnazione. Chiuso in una serie, nel 2015 e dopo 10 episodi. Credo che abbiano fatto un prendi tre mediocri e paghi uno meramente decente. Tanto noi italiani ci accontentiamo, guardate come ci tratta il governo!
  • Hyde and Seek - poliziesco australiano di una sola stagione e 8 episodi risalente al 2016. Direi Wow se non fosse che leggendo non si vede l'ironia.
  • Suits - III stagione qui (se non ricordo male), ora siamo alla VII - giovanissima, eh? Mamma mia!! Diciamocelo: io ho visto una sola puntata della serie e per me l'unico personaggio decente è il gattaro, gli altri sono mediocri cliché. Fino a qualche mese fa te lo mettevano tre volte al giorno su un altro canale Mediaset in chiaro.
  • Person of Interes - qui I, ma chiusa nel 2016 con la V stagione - altro nuovissima serie, eh? Ok, è bella. innegabile. Ma fino a pochi mesi fa la si vedeva quasi in contemporanea su 2 canali Mediaset in chiaro.
  • Rizzoli & Isles - 7 serie dal 2010 al 2016 - una "novità pazzesca" (si capisce così l'ironia') messa in loop fino a praticamente una settimana fa su un altro canale.
  • The Mentalis - sette stagioni e conclusasi nel 2015 - oggi è appena finita l'ennesimo loop su un altro canale e tutt'ora presente un un secondo (con cui andavano insieme senza particolare imbarazzo). Una rarità da vedere... e poi è così nuovo!!!!
  • Rush Hour - 1 serie del 2016 - gli americani devono smetterla di serializzare i vecchi film. Già propinata in un altro canale in chiaro.
  • Homeland - 7 stagioni dal 2011, per loro di 5 - un'altra storia di spie. Quanto paga il governo degli stati uniti per produrre queste cagate e avere altra carne da macello e galoppini?
  • Almost Human - ragazzi, è una stagione dal 2013 al 2014!!! Devo davvero commentare?
  • Constantine - vecchio e brutto.
  • Lucifer - solo perchè il protagonista è il diavolo, allora riescono a farlo andare avanti perchè ci sono spettatori così imbecilli da illudersi che il signore degli ingeri sia davvero così mediocre. Oltre al fatto che ogni anno rischia la cancellazione e io l'avrei già fatto da un pezzo
  • Heroes Reborn - ......................................................................


La cosa più irritante è che hanno il coraggio di dire che copre in modo uniforme tutti i gusti, che vuole attirare un pubblico vasto, che...
Ragazzi. Fa cagare.
E' persino meglio Paramont con le sue eroine femminili che incomprensibilmente risolvono crimini come nuove JBF!! 

Parliamo dei film. Loro sono molto orgolgiosi di presentarli, ma davvero non riesco a vedere dove la grande scelta... di commedie ce ne sono due, di azione/giallo/etc pure, fantascienza e fumetti sono 14. Oltre al fatto che sono solo 4 quelli del 2016, come possono dire se è vera varietà? E' monotemantico e pure noioso. Oltre che io avrei da ridire sulla quantità dell'offerta.

Azione thriller:

  • Blood Father, 2016
  • John Wick, 2016
Commedia
  • Last Vegas, 2013
  • Nonno scatenato, 2016
Fantascienza
  • Godzilla, 2014
  • Interstellar, 2014
  • Mad Max - Fury Road, 2016
  • Ex Machina, 2015
  • Divergent, 2014
  • Insurgence, 2015
  • Allegiant, 2016
  • Lucy, 2014
  • Io sono leggenda, 2007
  • Pacific Rim, 2013 - uno dei film più brutti del decennio. scusate, ma dovevo dirlo
  • Io, Robot, 2004
Supereroi e fumetti

  • Batman Begins, 2005
  • Il Cavaliere Oscuro, 2008
  • Il Cavaliere Oscuro - Il Ritorno, 2012 


Vorrei continuare gli insulti, ma devo scrivere una relazione vera.

sabato 11 settembre 2021

Non ancora donna, ma già è oggetto.

 (Questo articolo è stato scritto il 11 gennaio 2018 sul blog della sottoscritta Donna in Rete: una finestra sul mondo)

A casa mia quella sembra solo una bambina.
Mille Bobby Brown è la bellissima ragazzina che tra poco compirà 14 anni e che è la protagonista indiscussa di Strange Things e che quest'anno ha partecipato ai Golden Globe, ovviamente vestita di nero. Se fossero in Italia nessuno si sorprenderebbe, ma lì sono in America dove il Dress Code impone solitamente colori sgargianti. E mentre tutti si fanno i complimenti per il loro ipocrita politically correct contro le molestie sessuali, ecco che spuntano le sciacallate contro la tredicenne.
Lei, bella con un abito nero svolazzante di maniche e lo chignon semplice, fa scalpore.
Perchè?
In primis dicono che il vestito è troppo sexy, poi dicono che ammicca troppo.
Io non ho visto i filmati video, ma posso sinceramente dire dalle foto, che a mio modesto e insindacabile parere l'erotismo di quelle immagini sta nell'occhio di chi le guarda.
Sì, la ragazzina è troppo truccata (per quanto l'effetto nude sia estremamente sobrio ed elegante), ma è un evento che impone tonnellate di trucco per tutte le luci che si sarebbero piazzate impietose su di lei (e tutti gli altri), quindi la scelta che OVVIAMENTE la rende più adulta, non è poi così assurda. Con tutto il flash che le hanno sparato addosso, come minimo dovevano truccarla.
Poi si sono messi a dire che non sembra una tredicenne e qui io mi chiedo: ma le conoscono le sue coetanee quelli che le che lo dicono?
Io il paragone lo faccio d'istinto: ho una nipotina di 12 anni e, posso dire con un certo magone, che di bimba non ha poi molto. Ha gli atteggiamenti, ma neanche tutti, ha il corpo acerbo che però è magro, affusolato e lungo, il viso non differisce così tanto da quello della signorina Brown se non fosse per il trucco che le hanno messo. E parliamo dei vestiti. Quello che la ragazzina americana ha indossato non è ovviamente un vestito che viene messo solitamente, preferendo un abito quasi uguale a quello in cui l'anno scorso andò a conoscere Emma Whaston agli MTV Music Aword.
Anche all'epoca la ragazzina indossava un vestito corto uguale a quello indossato nell'ultima uscita pubblica, solo che era bianco. I capelli, corti, potevano essere tirati indietro e ricoperti di gel e nient'altro, ma le gambettine esposte erano quelle. Non c'era la schiena scoperta? vero. L'erotismo nella mise è solo questa?
Come doveva vestirsi? Come il personaggio che interpreta? Tutto anni '80 e cattivo gusto pseudo infantile che denota soprattutto l'età di chi la guarda, piuttosto che sua?
Doveva mettere un fiocco rosa sui capelli e fare il frisè?
E parliamo degli atteggiamenti: questi atteggiamenti da adulta secondo voi da cosa sono dovuti? Rispondo io perché i suoi detrattori sono così cani da alzare le spalle e scuotere la testa con finto buongusto.
Da più di un anno questa ragazza lavora come un'adulta, vive come un'adulta e si confronta con gli adulti. Non potete pretendere che abbia anche la stessa freschezza che aveva un anno fa (perché lei è comunque un anno più grande) o la freschezza di una quasi quattordicenne qualsiasi e normale (che poi se a me danno meno di 18 anni, la domanda è "e dov'è finita sta freschezza delle ragazzine normali?"), ma soprattutto: quello è l'atteggiamento che le dicono e le insegnano ad avere e che è solo più pesante e palese rispetto allo stesso atteggiamento che insegnano ad avere a tutte le ragazzine.
Bisogna essere vergini porche con sguardo da cerbiatto ferito, pronte ad essere colpite dal prode e succulento cacciatore.
Quindi, ancora, fingono i buoni proposti, ma poi è quello l'atteggiamento che insegnano ancora ad assumere.
L'erotismo che le hanno imputato è solo negli occhi di chi l'ha guardata, che ancora la vuole come oggetto e giocattolo sessuale che rispecchia i suoi gusti. Anche perchè, certe affermazioni ricordano tanto, ma tanto tanto, i commenti dei pedofili che stuprano una bimba perchè: lo provocava ammiccando mentre giocava sull'altalena...

Poi pur di sputarle addosso le dicono che "si sta allontanando agli altri di Strange Things"... ma che si facciano una vita vera!

Come volevano si presentasse per essere "accettabile".

Intanto confermano solo la vecchia storia che per quanto si mescolino le carte, rimangono sempre le stesse. E no: una donna non può aspirare altro che essere un oggetto, da insultare e possedere. Rompere e buttare via.











sabato 4 settembre 2021

Io rimango qui a combattere.

   (Questo articolo è stato scritto il 23 ottobre2017 sul blog della sottoscritta Donna in Rete: una finestra sul mondo)


Come tutti gli abitanti di questo pianeta, siamo stati tartassati dagli "scandali sessuali" che hanno sconvolto Hollywood. Ho messo tra virgolette, perchè non era nascosto e fino a quando non c'è stato l'articolo di denuncia, era tutto normale, conosciuto e lecito.
Essenzialmente, un tizio che molestava da trent'anni le donne per farle lavorare.
Tutto questo pseudo movimento liberatorio nasce dopo un anno di ricerche che Ronan Farrow
Roman Farrow - NON COMMENTO CHE SIA UN UOMO
CHE DEVE ESSERE ASCOLTATO PER UNA VIOLENZA
SULLE DONNE (ANCORA UNA VOLTA)
(che per forza di cose conosce questo mondo, visto i genitori) e che ha portato alla luce qualcosa che sapevano tutti.
Il trentenne ha infatti dichiarato che per più di un anno ha raccolto testimonianze su testimonianze di celebrità che hanno denunciato (e poi taciuto a volte dopo essersi dati un prezzo) le violenze subite.
Il signor Farrow è corrispondente per la NBC, ma l'emittente ha deciso di ignorare l'inchiesta e di non pubblicare nulla e lui, ovviamente, non ha piagnucolato in un angolino bofonchiando contro i suoi capi come fosse un giornalista italiano, ma ha proposto a qualcun altro, l'emittente rivale e il New Yorker infatti non si è fatto sfuggire questa succulenta opportunità.
(sì, so che in Italia non è possibile, visto che sono tutti la stessa melma che umilia la memoria di Terzani e ha ucciso il povero (grande) Biagi buttandolo fuori perchè per dieci minuti di messa in onda, lavorava davvero e faceva lavorare davvero). Figuriamoci dei grandi corrispondenti di guerra da cui prendevano le informazioni le testate straniere negli anni '60-'70!

Ora ci sono donne che si fanno avanti con le testimonianze (elenco troppo lungo, ma ovviamente qui sotto parlerò del "caso italiano"), alcune che fanno le scandalizzate e fingono di non aver mai saputo (Meril Streep, questa non te la perdona nessuno, soprattutto per l'uscita ipocrita), altri che vanno ai ripari facendo un mea culpa (perchè in fondo Tarantino tira avanti solo con il nome che si è fatto a inizio carriera e voleva solo far parlare di sè).
Saltano però fuori racconti spettacolari, come quello sulla compianta Principessa Leila: leggenda vuole, infatti, che quando una sua amica è stata molestata dal maniaco lì sopra, lei abbia risposto mandandogli una lingua di mucca, minacciandolo (in maniera molto più delicata di come la butto io ora) di evirazione
Ancora più sconvolgente però è stato dover stimare Cortney Love che già dodici anni fa aveva consigliato alle ragazze di rifiutare di andare a colloqui privati col produttore e non perchè lei è stata molestata (perchè lo sapeva) e sapeva di rischiare una denuncia per diffamazione, venendo comunque estromessa da molti ambienti dello spettacolo subito dopo questo. Ora, diciamocelo: il mondo non ci ha perso nulla, ma qui quindi dimostra che non si parla di meritocrazia, o talento inesistente, ma di altro. E, lo giuro: trovo assurdo che io abiti in un mondo dove devo stimare Cortney Love!
Nei fatti lo hanno subito buttato fuori da non so che consiglio supremo degli imbecilli di Hollywood, ma Roman Polansky che ha abusato di una tredicenne è ancora bellamente osannato dai più. E hanno coraggio di dire "Poverino, le hanno brutalmente ammazzato la moglie incinta mille anni fa!". Col cazzo! Povera Tate che comunque non era una sua proprietà!
No, non hanno agito per onore, orgoglio e nuova era.
Hanno agito per correre ai ripari e per salvare il salvabile.

Ora c'è il caso ITALICO (sì, perchè quando ci dimostriamo così squallidi, meritiamo di tornare indietro anche nel lessico).

Asia Argento.

Diciamocelo: non è una grande attrice. Mi vergogno pure un po' a pensare che nel mondo quando pensano ad un'attrice italiana, in molti pensano a lei. Personalmente trovo in lei sempre qualcosa di volgare e viscido, il tutto condito con una buona dose di sciatteria. Mi irrita come parla, mi irrita come recita, mi irrita la sua ipocrisia.
Parliamoci chiaro: quando lei ha fatto la santarellina perchè l'ex ha ammesso di fumare cannabis, il mio pensiero è stato, depurandolo da ogni volgarità: "parla quella che pippava con lui fino a ieri". 
Capirete quindi che no, non ho una grande stima nei suoi confronti e, sinceramente, il nostro paese italico (sì, il minuscolo è APPOSTA) migliorerà soltanto se non rischiamo più di vedercela in televisione.
Però è questo il problema.
Il motivo per cui se ne va, non è perchè è talmente pessima come attrice, ma perchè altre sgallettate senza morale, nè cervello dicono che avrebbe dovuto farlo prima.
Quelle che ora chiamiamo le grandi attrici dei vecchi tempi, sono note anche per avere avuto dei figli di cui non si conosce il padre e che comunemente, tranne che in televisione, vengono chiamati "i figli del lavoro": per fare i film, la dovevano dare.
Che avessero talento oppure no, le gambe comunque dovevano aprire.
Lo hanno fatto e fingono di no.
Come gira il mondo, tutti sanno che per fare quel mestiere, devi pure fare il mestiere.
Soprattutto se vuoi farlo per essere famoso.
Niente illusioni, solo rassegnazione.
Personalmente: non avendo mai alcune velleità da attrice, non mi sono mai posta il problema. Già combatto le mie battaglie, figuriamoci se devo combattere quelle che non vengono combattute neanche da chi dovrebbe farlo: vuoi man forte? Eccomi, ma non sarò io a fare il lavoro per te.

Tornando a coloro ormai troppo vecchie per aprire le gambe e che ora vantano l'ipocrisia guadagnata di un rispetto fasullo, ora dicono "dovevi dirlo prima".
La figlia del più pavido maestro dell'horror della storia del mondo, poi, si è vendicata tirando fuori anche abusi da parte di altri italici grandi uomini del nostro cinema. Di cui non si è fatto nome.
E per fortuna che papino è sempre stato il suo maggiore sostenitore...

Ma no, non me la sento di giudicare il suo tacere sul nome. Tanto in questo paese (sì, come sopra), non avrebbe alcun valore.

Le persone dimenticano qualcosa di fondamentale. E parlo di persone, perchè non distinguo lo schifo di genere: si è persone senza considerare il sesso, ma intelligenza.
Quella che ormai manca nella maggior parte degli individui.

Non abitiamo in un mondo veramente perbene, ma perbenista e ipocrita.
Pieno di restrizioni culturali, sociali e discriminatori che vanno palesemente a sfavore del più debole.
Il problema è vivere in un mondo dove certe cose sono comunemente accettate e dove la vittima (soprattutto dalle nostre parti) è colpevole solo perchè è vittima: non ha davvero detto no, non l'ha detto troppo forte, non ha denunciato subito, non si è buttata dalla finestra pur di schivare la deflorazione, se sono molestate è solo perchè hanno dimostrato di volerlo, per come si sono vestite o per aver sorriso (come se non ci insegnassero che dobbiamo sempre sorridere - è il mantra che ci insegnano sin da piccole), come se non fosse colpa loro, quando si sa che lo stupro e l'aggressione non è un fatto legato all'altro, ma al prevalere sull'altro. 
Non si stupra perchè l'altro ha provocato, ma per dominarlo, distruggerlo, sottometterlo e prevaricarlo. E' un atto di odio e non di libido. 
La libido viene generata dall'odio e dal togliere la dignità all'altro e non dall'attrazione.
Non è legato alla libido, ma alla dominazione. All'esigenza di fare del male a qualcuno non perchè qualcosa manca nel tuo cervello, ma piuttosto al tuo carattere.
Si sa che la violenza è l'atto di chi è nel torto, soprattutto in una discussione. Lo stesso è per la violenza: non accetti un verbale no, costringi fisicamente al sì.
Oltre al fatto che certi tipi di violenza, sono eseguiti verso chi si pensa inferiore e quindi non meritevole di rispetto.

Peggio ancora è il luogo comune che sia "il passo che devi fare per...". 
E per le donne che l'hanno subito "se l'ho fatto io..."
Concordo: una donna che non denuncia, consente a un uomo a rifare violenza, ma se tutto il modo ti dice "è la norma", alla fine ti convinci che è così e su questo non si piò fargliene una colpa. 

Ci vogliono convincere che ce lo meritiamo, ma non è vero.

Come donna, ma prima ancora come PERSONA, perchè E' QUESTO CHE SONO!, non accetto l'omertà, ma ancora di più, non accetto chi accusa di omertà una donna vittima di violenze.
Perchè sono proprio queste accuse che rendono difficili le denunce. 
Poi non solo si colpevolizza la vittima, ma si dice che è tutta una messa in scena.
Da noi gli stupratori diventano eroi, come là, se sono abbastanza ricchi, vanno in clinica. In clinica e additati come malati, qui nel paese degli italici succede quando cocainmani e pippaioli del Jet Set, si fanno scoprire in festini con transessuali a base di coca, e altre sostanze (tutti gli altri sono dei drogati di merda).

Che poi forse nei suoi confronti io ho la stessa reazione che in molti hanno nei miei confronti. Con il mio corpo esile, il mio faccino infantile e i miei capelli lunghi (e perchè no, anche gli occhiali), chissà perchè gli uomini pensano sempre di potermi prevaricare fisicamente, moralmente e intellettualmente. E io devo sempre capire e pure ringraziare. E sono una stronza quando mando a 'fanculo.

Perchè per quanto Asia Argento non mi piaccia, mi piace ancor meno chi l'accusa.
Che se ne vada e, per favore: che si porti dietro pure tutti gli altri.



IO RIMANGO QUI A COMBATTERE
!!!!!

Per approfondire:
1, 2, 3, 4
Per il resto: googolate. 

sabato 28 agosto 2021

Piccoli Geni Onlus

 (Questo articolo è stato scritto il 16 ottobre2017 sul blog della sottoscritta Donna in Rete: una finestra sul mondo)

Piccoli Geni Onlus è un'associazione fondata da una mamma. Una mamma che come tante altre ha avuto la sfortuna di avere una bambina che ha scoperto non essere sana. 
Una bambina nata con una malattia che ancora non ha cura.

Piccoli Geni Onlus vuole dare l'opportunità a quei bambini che, malati di patologie neurologiche, necessitano di una concreta assistenza, oltre a quella delle loro famiglie.

Dalla sua fondazione l'Onlus ha già acquistato:

  • Un elettroencefalografo dinamico con video, per registrazioni prolungate e monitoraggio video EEG 24 ore, per il Reparto di Neuropediatria del Policlinico Umberto I di Roma;
  • Inanziato un progetto di terapia riabilitativa per pazienti con patologie neurologiche, fra cui Sindrome di Dravet, Paralisi Cerebrali Infantili e Stroke Pediatrico, per aiutare i bambini e le loro famiglie nella loro lotta per raggiungere ogni tappa dello sviluppo;
  • Finanziato uno studio sul Deficit di Adenilsuccinato Liasi, malattia rara metabolica che si manifesta in età pediatrica.
Ma non si ferma, ha altri progetti. Molti altri progetti: di riabilitazione e ricerca, investimenti su tecnologie che diventano essenziali per l'aiuto dei Piccoli Malati, aiutare la formazione dei futuri tecnici e dei dottori che aiuteranno a combattere assieme alle famiglie dei piccoli pazienti. Parliamo ti chi aiuta alla diagnosi, alla cura e al sostegno di persone che hanno bisogno di aiuto.
Vogliono finanziare un anno di ricerca contro le encefalopatie epilettiche genetiche e metaboliche, intensificare il monitoraggio EEG in terapia pediatrica (TIP), neonatologia e terapia intensiva neonatale (TIN), nelle emergenze pediatriche, retribuendo un tecnico di neurofisiopatologia, si propongono anche di sostenere le famiglie dei bambini con epilessia, malformazioni celebrali congenite, disturbi dell'apprendimento e PANDAS.


sabato 21 agosto 2021

Il grande mistero della connessione internet non funzionante

  (Questo articolo è stato scritto il 12 luglio 2017 sul blog della sottoscritta Donna in Rete: una finestra sul mondo)


Checchè certa gente pensi, non serve essere un genio per poter far funzionare un pc e risolvere i problemi.
Il problema è quando si incorre nelle soluzioni più Nerd. Per quanto siano le più gettonate.
Questa è una di questo genere di storie: perchè non serve una laurea in Ingegneria Informatica, basta solo leggere e interpretare le indicazioni date.

Negli ultimi giorni infatti sono letteralmente impazzita per colpa della connessione internet.
In verità, di connessione internet non si parlava, ma di poter navigare nella pattumiera rete. E io amo il trash della rete e non posso farne a meno. Soprattutto, però, mi serve per lavorare...

Lasciamo perdere la parte più bassa della catena degli utilizzatori di pc, laptop e simili (quelli che a mala pena ricordano come si accende e spegne, per intenderci) e andiamo direttamente a come una persona normale risolve la cosa e come (magari, ma mi viene da dire con molte probabilità) la risoluzione è schifosamente semplice.

Il problema era semplice.
Avevo la mia ADSL perfettamente funzionante, ma non mi si caricavano le pagine. Ero riuscita ad accedere alla posta, ma non scaricare. Se chiedevo di accedere anche soltanto a Bloggher, il risultato era catastrofico.
La connessione NON funzionava manco a prendere un martello e minacciare il computer.

La prima cosa da fare, a logica, era controllare la connessione. Personalmente, l'ho controllata quattro volte, ma andava benissimo: vedevo anche che il mio cellulare ne usufruiva le prestazioni senza problemi.
Cosa ho fatto allora?
Avviato la diagnostica del sistema. Qualcosa sembrava non volerlo risolvere e qualcos'altro ha risolto.
E' finito che la cosa che aveva risolto era inutile.
Mi chiedevano di controllare proxy e firewall... Ci ho provato, nulla. A parte che ti dicevano di fare un procedimento assurdo e magari del tutto sbagliato per il tipo di Windows che uno sta utilizzando (che poi si risolve spegnendo per 10 minuti l'antivirus e vedere se si caricano le pagine), il risultato non è cambiato. Personalmente ho anche fatto andare la "scansione intelligente" che sembra aver rilevato qualcosa, risolto qualcos'altro, ma alla fine non è andata lo stesso..

L'unico modo che conosco io in alternativa è questo: cerca su google.
Purtroppo per me è un ginepraio assurdo. c'è chi parla di protocolli e indirizzi IP da cambiare. Alcuni ti dicono di usare quello di Google perchè è più veloce e...
Roba da Nerd.
Io lo sono rispetto al 90% della popolazione normale, ma sono di quel 1% di Nerd che anche se è definito così, non lo è davvero. Perchè come tutti gli altri: a me basta che navighi e visto che per me il mio IP va benissimo, cazzo me ne frega dell'IP di Google? Non soffro di crisi da prestazione. Sono una che vuole solo che io possa entrare dei miei 4 siti confort! O entrare su skype per sentire qualche amico che altrimenti non sento. E se voglio passare il tempo... magari faccio altro. Ho poche pretese, col pc.
Tornando a loro: purtroppo non davano davvero delle soluzioni, come se dirlo bastasse per far capire cosa fare.
Un paio soli hanno vagamente aiutato dicendo i procedimenti da fare con la maschera di comando e solo uno ha avuto l'accortezza di dare delle indicazioni quando serviva entrare nelle Connessioni Rete per cambiare l'indirizzo sever dsn automaticamente.Intendiamoci: quello della maschera di comando l' ho evitata chiudendo tutto prima che cambiassi davvero qualcosa (mi sembrava tutto troppo astruso, visto pure che non sapevo come cambiare gli indirizzi IP e non volevo rischiare) e l'altro... non ho trovato il modo per cambiare la Connessione di Rete.

Come è finita? Semplice. Pura botta di fortuna.
Quando non si connetteva (e io piangevo sangue dalle dita) mi è ricomparsa la pagina di google perchè l'indirizzo faticava a rispondere. Sì, quella che diceva di controllare proxy e firewall...
Avevo già un'altra volta aperto quella finestra, per vedere se c'era qualcosa che mi era sfuggito. Sicuramente è stato così, ma lo dico con il senno di poi. So che ho pensato: ma come può essere con Chrome, se ho problemi anche con Explorer (usato per vedere appunto se era un problema di solo Chrome)
Ero già entrata secondo quello che avevo letto nelle impostazioni di Chrome e poi in quelle avanzate, ma senza risultato.
Questa volta invece...
Come suggeriva sono andata nella sezione Rete: "Google Chrome sta utilizzando le impostazioni proxy di sistema del computer per connettersi alla rete." dove dovevo modificare le impostazioni del Proxy.
Perchè sì: a quanto pare era quello il problema.
Solo che mentre Chrome mi diceva di disattivare il server proxy per le impostazioni LAN (Dopo aver aperto la finestra dedicata delle Impostazioni LAN), io invece l'ho attivata.

Risultato?
Sto riscrivendo!
Mi spiace ragazzi, vi tocca.

Tutto questo per dire: non serve essere dei geni, sapere cosa sono server dsn o entrare dennla maschera dei comandi.
A volte basta solo capire cosa ti stanno dicendo, senza davvero comprenderne il significato.

Perchè la maggior parte delle volte, non serve chiamare un perito informatico o aspettarsi un hackeraggio della NASA, anche se non si sa come è potuto succedere.

sabato 14 agosto 2021

Una nuova regina per l'Inghilterra.

(Questo articolo è stato scritto il 07 settembre 2017 sul blog della sottoscritta Donna in Rete: una finestra sul mondo)

Quando si cresce con la leggenda di Re Artù e i Cavalieri della Tavola Rotonda, c'è poco da fare: sogni la Cornovaglia.
Io personalmente ero tra quelli che lo faceva. 
Certo, non pensavo di recuperare Excalibur, ma sicuramente speravo di andare nella magica isola della Regina Morgana e combattere mille battaglie.
Però è indubbio, visto anche certi film che c'erano quando ero ragazzina io, che in molti hanno sognato di essere i possessori della Spada del Re più famoso e leggendario di tutti.
Ora però, mi spiace dirlo, ragazzi: Excalibur ha trovato una nuova proprietaria e, ovviamente, è una femmina.
La piccola si chiama Matilda Jones e ha sette anni, quando, mentre faceva un bagno col padre nel lago (più uno stagno) di Dozmary Pool ha visto qualcosa che scintillava nell'acqua e l'ha fatta riemergere. A quanto pare, la Dama del Lago ha deciso di far tornare la Spada nel nostro mondo e di darlo alla pura di cuore che reputava degna di governare l'Inghilterra (Elisabetta, trema!!! George ha già una promessa sposa!! E ora sono pronti per regnare!! Ovviamente, lui sarà il Principe Consorte: Excalubur ha deciso!!!). 
Insomma, vediamo di fare un paio di conti...

Vi piace il nome Matilda? 
No, non viene da Marta e quindi dritta discendente di Matrona, ma dal germanico Mahthildis? E che significa "forte guerriera", "potente/forte in battaglia"?
finestradonna.blogspot.comLa bambina quindi ha un noma da vera guerriera!

E vogliamo notare che il suo cognome rimanda all'archeologo più famoso della storia del cinema

E quanti anni ha la piccola? SETTE anni! E il 7 che cos'è? Il numero del Potere

Strane coincidenze, eh?


Schezi a parte, il padre della bambina ha affermato che è visibilmente impossibile sia così vecchia (sic!) ma che avrà una trentina d'anni. Probabilmente qualcuno ha fatto un film su Re Artù da quelle parti e ha buttato la spada nello stagno senza più recuperarla, ma già so quanti nerd e quanti fanatici del fantasy si stiano mangiando le mani!

Chissà se la metterà all'asta... e a quanto la venderebbero... o se la famiglia Windsor si preoccuperà di accaparrarsela... non si sa mai!

finestradonna.blogspot.com

sabato 7 agosto 2021

Lettera Aperta a un Giudice

(Questo articolo è stato scritto il 03 aprile 2017 sul blog della sottoscritta Donna in Rete: una finestra sul mondo)


Giudice Minucci,
È da qualche giorno che tento di capacitarmi come è possibile una cosa del genere, lo sa? In effetti succede tutte le volte che sento parlare di una cosa del genere, ma al momento il programma su cui sto lavorando è bloccato e quindi scrivo ora, che poi, non devo mica giustificarmi per avere ragione.
In fondo dovrei farci il callo: sei già stata picchiata da tuo marito? Allora non c’è reato, lo sostengono i giudici a Genova. Chiessene frega degli studi sulla violenza di genere, su quella domestica e sulle loro vittime. I giudici ne sanno di più e ne sanno meglio.
Ma lei non è di genova, Giudice, lei è di Torino ha ragione.
Io mi senti indignata come persona e come essere umano prima che come donna.
In Svezia, è vero, la vittima di studio che non presenta lividi non è vittima di stupro, ma le donne svedesi stanno combattendo una lotta d'opinione per cambiare questa legge e sono sicura che non ci metteranno molto a vincerla. In Svezia c’è un così basso tasso di violenza sulle donne che per loro le punizioni sono meno severe. Per noi le punizioni non ci sono per gli stupratori, perché giudici come lei, Minucci, che danno loro ragione.
Dire “Basta” a quanto pare per lei non è abbastanza. Bisogna chiedere aiuto e urlare. La prego, giudicem scriva “il manuale di chi subisce uno stupro” così quando capiterà nuovamente (e sappiamo che è già successo dalla sua sentenza fino ad oggi, ma loro le tralasciamo perché non avevano le sue direttive) a una donna di subire violenza saprà come comportarsi.
Sa vero che dovrebbe bastare? Quel basta? E dire che ha studiato molto per diventare giudice, come fa a essere così ignorante?
Non usi la scusa dei sui colleghi, giudice, sappiamo tutti che la misoginia tra quelli della sua categoria hanno permesso più stupri, omicidi e violenza di genere che impedirli anche solo liberando gli aguzzini perché non erano un pericolo. E immagino ne andiate tutti molto orgogliosi.
Che poi io sono tremendamente ignorante dell’emotività femminile e nella lingua italiana, pur essendo io donna e italiana, ma quando leggo che le motivazioni sono date dal fatto che lei avrebbe tradito quell’emotività che pur doveva suscitare in lei la violazione della sua persona… io lo ammetto: non lo capisco. Che significa?
Si sa che voi persone di legge siete come i giornalisti: parlate pomposo e male per non dire niente, ma magari se dice a una donna stuprata che se l’è cercata perché non ha fatto abbastanza, dovrebbe dirlo meglio.
Oltre il danno, la beffa: la vittima di stupro deve pure subire un’accusa di calunnia. E lei, Giudice? Lei sarà così orgogliosa della sua persona e della sua toga, che interpreta in maniera arbitraria le legge e decide come devono comportarsi le donne. Già che ci siamo, andiamo dal Papa e dirgli di toglierci l'anima, non l'abbiamo avuta per così tanti secoli! Non ci serve più!
E lei, Giudice Minucci, sicuramente si è sentita un vero Giudice della nostra amata repubblica, dopo quella sentenza. Sono molto felice per lei.
Non mi chiedo neanche come fa a dormire la notte, o guardarsi allo specchio, Giudice: sappiamo entrambe che lo fa benissimo. Perché questo non è di certo il paese di William Murray.
Lei, Giudice, smetta di guardate la televisione e cominci a guardare la vita vera. E si ricordi: anche il suo è stato uno stupro. Ha stuprato la dignità stessa di tutte le persone e tutte le donne. Avvalorare tesi come la sua sono un insulto dei Nostri Tempi, del Nostro Paese e della Libertà e Dignità umana. Ma immagino che i giudici del suo calibro amino follemente poter decidere del corpo di una persona.
Poi ci si chiede perché le scrivono quelle cose sui muri...
Finchè ci saranno persone come lei.


Avrà capito,  Giudice, che a me non interessa il suo sesso. Interessa il suo ruolo. E non mi interessa di che sesso sono io, perchè IO sono una Persona. E non piagnucoli perchè la trattano male, se lei non avesse protetto gli stupratori. Si ricordi: non serve dire basta. Ma lei immagino abbia anche il culo parato per poter fare la voce grossa.