giovedì 30 agosto 2018

perle su un mondo rosa

rosascioccato.blogspot.com

lunedì 20 agosto 2018

Il grande cuore di un bambino

(Questo articolo è stato scritto il 22 Maggio 2016 sul blog della sottoscritta Donna in Rete: una finestra sul mondo)

Giovanni Ignaccolo è morto all'età di sette anni, nell'ospedale Maggiore di Modica, in Sicilia. All'età di tre anni, infatti, il bambino p caduto dalla tromba delle scale e ha fatto un volo di sei metri che lo ha portato il bambino a vivere gli ultimi quattro anni di vita in un lungo calvario fatto che in pochi possono immaginare e che nessuno sicuramente vorrebbe farlo.
Se già la storia potrebbe sembrare commovente, lo diventa anche di più sapendo che anche lui ha voluto lasciare un testamento: quello di donare i suoi risparmi per un'attrezzatura per il reparto.
I genitori hanno deciso di seguire il suo desiderio e onorarne la memoria; aiuteranno infatti la raccolta fondo per l'acquisto di un oscillometro (strumento utilizzato per la misurazione dell'espansibilità delle pareti arteriose di un arto), portando al primario dell'ospedale quasi mille euro.
Pochi soldi, diciamocelo, ma cosa volete che potesse avere un bambino di sette anni?
Poi, certo, l'oscillometro in verità è arrivato proprio in quei giorni e quindi cercheranno qualcos'altro che potrà essere utile, ma il cuore grande di quel bambino ha ispirato molti che vogliono che il suo contributo non si fermi qui.
Ci sarà una raccolta fondi, dicono quelli di Ragusanews che si sta occupando di rispondere a tutti gli utenti ancora commossi che vogliono aiutare il desiderio del bambino, ma al momento non è ancora stato fatto nulla (bisogna dare atto che è una cosa di questi giorni) , speriamo solo che questo non finisca tutto nel buco delle crudeli beffe degli sciacalli. Intanto aspettiamo l'apertura del conto corrente.
Sì, tenterò di rimanere aggiornata anche io.
Di mio mi permetto un commento: quel bambino era buono come il loro cioccolato.

Per ora permettetemi di rimandarvi al sito di Ragusanews, nell'articolo sul piccolo Giovanni.

domenica 12 agosto 2018

Tentato stupro in mezzo a una strada ad Iglesias

(Questo articolo è stato scritto il 21 Maggio 2016 sul blog della sottoscritta Donna in Rete: una finestra sul mondo)

20 maggio di quest'anno. Mattina.
Un quarantaduenne finisce in manette per tentato stupro, perché ormai anche è fattibile anche in pieno giorno, visto che nessuno interviene di certo a difesa delle vittime.
L'uomo ha molestato e minacciato un mezzo a una strada una donna che rientrava a casa dopo aver fatto la spesa nel supermercato vicino (anche se qualcuno dice che "passeggiava", si perché vicino al supermercato si fanno le "vasche" come in centro al paese per passare il tempo e attirare gli uomini, eh? Ma visto che il genio che l'ha scritto poi parla di "alcune suppliche" sicuramente da adito a chi pensa che l'esame per diventare giornalista sia non superando il test minimo della decenza). Lui l'ha inseguita, bloccata in mezzo alla strada, palpeggiata.
Lei è riuscita a fuggire e ha chiamato il 113 che ha dato il via alle ricerche e ha arrestato l'uomo (che nel frattempo era fuggito) per violenza sessuale.
Ora è stato portato al carcere di Uta su disposizione del magistrato.
Ci rimarrà molto?
Scherziamo? In che Paese pensate di vivere? In uno civile?
Anche perché conosciamo anche i giornalisti incivili che daranno la colpa a lei: camminava per strada, una sterrata (come se il 70% delle strade italiane non lo fossero) poi, doveva aspettarselo, no? Doveva aspettarsi di fare la fine di cappuccetto rosso e, a trenta tre anni, sapere che c'era un uomo in agguato tra i cespugli pronto a saltare fuori per "abbracciarla" (giuro che il giornalista dell'Ansa rischia che lo prendo a calci: ha davvero scritto così) prima di tentare di baciarla e palpeggiarla.
Per quanto la velocità di reazione e la velocità in cui quell'uomo (fuggitivo dopo il crimine) è stato arrestato, non riesce a non lasciarmi al quanto scettica sulla capacità investigativa della polizia e mi fa temere, piuttosto, che il signor L.A. (le iniziali sono date da unione sarda, non da ANSA che si preoccupa di parlare di cespugli e strade sterrate) fosse già ben conosciuto dagli inquirenti.

Aspettate, controllo un attimo.

Nei fatti ho continuato a indagare e l'AGI (e ora che guardo pure qualche altra da questa informazione) da altre informazioni: nei fatti l'uomo è un pregiudicato (appunto).

Quindi ricostruiamo.
La donna (che da ora in poi, visto l'anonimato della vittima, chiameremo Donna - no, non ve la chiamo Cappuccetto Rosso, mica è una favola questa) ieri mattina ha fatto la spesa e stava tornando a casa. Era presto: le nove del mattino.
Non ci è dato sapere se ha figli e li ha portati a scuola per poi passare al supermercato, o se, semplicemente, si è alzata presto la mattina e ha deciso di andare a fare la spesa presto.
Essendo nel negozio vicino casa, cosa ha fatto?
Ha preso la macchina per fare 100 metri? No, mica è scema (o un uomo), è andata a piedi al negozio.
Nel tragitto deve attraversare un punto che è nascosto da alte sterpaglie, ma è donna e dovrebbe sapere che certe cose non si fanno: la libertà di girare per strada sta solo agli uomini!
Nei fatti AL è sceso da un cavalcavia poco distante e dopo averle impedito il passaggio l'ha aggredita in pieno giorno, perché si sa: doveva aspettarselo. Non solo non puoi camminare da sola di notte, ma anche di giorno.
Donna però lo conosceva e si è divincolata per liberarsi e lo ha implorato. Solo allora lui, anima pia, ha deciso di lasciarla andare e allontanarsi.
Da lì la denuncia e l'arresto.
Questo cosa vuol dire?
Che lui la conosceva. Adesso, dubito fortemente che Donna abbia cambiato di colpo il suo modus operandi e il suo stile di vita, vuol dire che da quel posto, ci passa spesso.
Se di solito lavora fuori casa, probabilmente il venerdì mattina l'ha di riposo e quindi, come tutte le donne di sto mondo, invece di riposare, va a fare la spesa. Se poi va presto è perchè è conscia che così non si rovina tutta la giornata.
Se poi invece è casalinga, la mattina è normale che faccia la spesa per poi tornare a casa e cucinare.
AL lo sapeva, sicuramente.
La conosceva, lei lo ha implorato di fermarsi e lo conosceva.

Cosa lo abbia spinto a  farlo non interessa a nessuno. Non ha giustificazioni di nessun genere.
Sicuramente, se andiamo più indietro, Donna deve aver ricevuto avance da AL, prima magari scherzoso, poi forse un po' più esplicite alle quali Donna probabilmente ha risposto prima ignorando e poi ridendoci su, magari rifiutando gentilmente, facendo pensare che il NO di Donna fosse in verità un sì. Insomma, come può una donna negarsi a un uomo qualsiasi?
Quindi ha deciso di tenderle un agguato, letteralmente.
Sapeva che sarebbe stata sola e se non lo fosse stato sarebbe rimasto in disparte, denotando quindi di sapere che lei di certo non era consenziente ma decretando che la cosa non aveva importanza.
Tutto calcolato.

Trovo interessante che, comunque, se si parla di una donna aggredita si dice che la "palpeggia e tenta di bacciarla", se fosse stato un uomo sarebbe stata "terribile aggressione".

domenica 5 agosto 2018

Caricabatterie da Tavolo Lumsing®

(Questo articolo è stato scritto il 20 Maggio 2016 sul blog della sottoscritta Donna in Rete: una finestra sul mondo)

Giorni fa ho fatto una serie di acquisti su Amazon e l'ultimo tra questi è il primo che mi è arrivato: Caricabatterie da Tavolo 5 Porte - Lumsing®
finestradonna.blogspot.it

L'acquisto l'ho fatto per tre ragioni fondamentali:


  • Ero innegabilmente nella fase "esaltazione da acquisto"
  • L'altro prodotto per cui ero andata sul negozio più grande del mondo ha nella parte terminale del filo una usb, quindi per fargli energia dovevo escogitarmi qualcosa che bypassasse quel filo che mi sembrava troppo corto
  • Era in offerta
Sinceramente, ne sono entusiasta. Come tutti quelli che a questo mondo sopperiscono alla propria vita con oggetti inutili:
  • ho anche io l'immancabile cellulare (dallo schermo rotto)
  • un Ipod (vecchio, ma fantastico e indispensabile compagno di molti viaggi in treno e 80 GB di memoria, cosa che allora era fantascenza)
  • l'Ebook (figlio di un'offerta imperdibile e del mio amore per la lettura e della mia assoluta esigenza di comlare il deficit d'attenzione)
  • caricatore portatile (questo, lo giuro, è l'unico aggeggio tecnologico a cui non ero interessata, infatti me lo hanno regalato... e ne sono entusiasta).

Sì, non ho il Tablet, ma ne voglio uno con lo schermo enorme e tanta memoria, quindi aspetterò un bel po', visto che non so se metterlo prima di altri gingilli inutili.

Che poi io parlo di gingilli inutili, ma non posso dire che questo caricabatterie sia inutile. Ci ho subito attaccato cellulare e Ipod e ora posso starmene a lavorare al pc senza dovermi preoccupare di come e dove li ho ficcati: se suona il cellulare non devo impazzire per seguire la musichina e non devo piangere se il mio lettore mp3 è in carica da qualche parte.
Quando poi è arrivato il mio acquisto base, ho potuto verificare l'assolta funzionalità del prodotto.
Comprarlo è stato decisamente un ottimo affare..
Un tempo c'erano le multiprese, immancabile prodotto per chi aveva più di due prodotti che necessitavano corrente in una casa (già il televisore, il videoregistratore e una lampada, pretendono più prese di quanto le case siano predisposte). 
E' anche vero che ora, se si ristruttura casa si può richiedere, al posto di una presa normale, una usb, ma non tutti possiamo permetterci di ristrutturare casa e poi bisogna sempre pensare bene dove mettere questa presa.
Il caricabatterie da Tavolo, sostituisce qualunque lavoro in casa e, soprattutto permette di avere meno roba in giro o, se avete deciso di usare un solo adattatore per i mille fili che dovete avere, potete caricare contempo ogni vostro indispensabile oggetto, quest'ultimo caso è il mio e ora mi guardo il mio nuovo acquisto felice di non avere la sensazione di aver sprecato soldi (come spesso mi capita).

Insomma, era un brutto giorno di pioggia, ma comunque ho visto sereno.




Se sei interessato: Caricabatterie da Tavolo 5 Porte - Lumsing® Caricatore da Viaggio Portatile 40W