Quando trovai questo aforisma non potei non rimanerne suggestionata. Credo sinceramente che in una sola frase si sia espresso tutto il malessere della condizione femminile.
Qui parte una divagazione personale senza capo nè coda, forse. Ma non m'interessa.
Lo status sociale di una donna è in primis (ancora) quello di essere madre.
Se non sei madre hai dei problemi e quando sei madre devi essere un'isterica che parla iniziando ogni frase con "il mio bambino".
Le vedete anche voi le signorine della televisione che non s'incula nessuno se non fino a quando decidono di avere un bambino. Ogni volta poi, sempre la stessa faccia alle stesse domande: sorriso compiaciuto della serie "ormai sono arrivata!", compiaciuta perchè ora lo status le rende legittimante nella loro esistenza. Loro in particolare le vedi così tanto tempo in televisione che sai già che genere di madre sono.
Non puoi non volere di non avere figli. Devi volerli.
Poi? Poi basta, hai il ruolo di madre. Sei madre e sei intoccabile.
E' come quando ci sono certe donne che si sposano: si sentono superiori alle loro amiche single perchè "ormai sono arrivate".
Lo dice una donna che è felice per le sposine e adora i bambini.
Signore, se per voi essere moglie e madre è così importante per sentirvi arrivate, allora sì: siete arrivate, ma al capolinea. Siete donne e siete importanti perchè siete persone e lo eravate alla stessa maniera prima di diventare mogli e madri. E non illudetevi: sappiamo tutti che non vi piace davvero quello che vedete allo specchio, perchè siete solo l'ennesima donna che a fatto figli o si è messo l'anello al dito solo perchè così pensano di essere qualcuno.
Butterò questo mio enorme cuore tra le stelle un giorno,
Giuro che lo farò,
E oltre l'azzurro della tenda nell'azzurro io volerò.
Quando la donna cannone
D'oro e d'argento diventerà,
Senza passare dalla stazione
L'ultimo treno prenderà.
E in faccia ai maligni e ai superbi il mio nome scintillerà,
Dalle porte della notte il giorno si bloccherà,
Un applauso del pubblico pagante lo sottolineerà
E dalla bocca del cannone una canzone suonerà.
E con le mani amore, per le mani ti prenderò
E senza dire parole nel mio cuore ti porterò
E non avrò paura se non sarò bella come dici tu
Ma voleremo in cielo in carne ed ossa,
Non torneremo più
Na na na na na na
E senza fame e senza sete
E senza ali e senza rete voleremo via.
Così la donna cannone,
Quell'enorme mistero volò
Tutta sola verso un cielo nero nero s'incamminò.
Tutti chiusero gli occhi nell'attimo esatto in cui sparì,
Altri giurarono e spergiurarono che non erano stati lì.
E con le mani amore, con le mani ti prenderò
E senza dire parole nel mio cuore ti porterò
E non avrò paura se non sarò bella come vuoi tu
Ma voleremo in cielo in carne ed ossa,
Non torneremo più
Na na na na na na
E senza fame e senza sete
E senza ali e senza rete voleremo via
Non ci dovrebbe neanche essere nulla da dire su questa canzone.
Una perla che brilla più di un diamante.
Decisamente una delle più belle canzoni di De Gregori, se non del secolo scorso.
La Donna Cannone ispirata ad una storia veramente accaduta.
Su un giornale comparve un articolo intitolato "La donna cannone molla tutti e se ne va".
L'articolo racconta che la donna, per stare con la persona amata, fugge dal circo, lasciandolo orfano della sua maggiore attrazione.
« Siamo agli inizi del Novecento, in uno di quei capannoni destinati ai circensi. In uno di quegli attimi morti, mentre la gente va via dal circo, mentre gli artisti riposano le stanche membra, due occhi si incrociano.. due anime sentono di doversi amare.. Ma la regola lo vieta. Non avrebbero potuto esaudire il loro puro desiderio di condividere le proprie emozioni con l'altro perché "le regole del circo" non consentivano. Così la donna cannone, quell'enorme mistero, volò. »
Una legge circense che si rifà ad altre molto simili che un tempo c'erano anche per gli attori e i saltimbanchi, vorrei aggiungere. Ma erano leggi sancite dagli uomini e che solo con la caduta dell'Ancien Regime caddero a loro volta.
La storia comunque colpì De Gregori, soprattutto per la legge non (più) scritta.
De Gregori si fa dunque portavoce di quella donna/oggetto, sfruttata solo come elemento di divertimento che cerca la libertà di amare. Lei che più di altre e proprio per la sua unicità è un simbolo universale.
La sua voglia di normalità e di fuggire da un mondo che la legava in un ruolo che le era stretto, che le toglieva la libertà di essere se stessa, anima negata di esserlo.
La donna cannone perde le sue insicurezze e le sue paure a favore della sua esigenza di libertà, senza barriere, pregiudizi. Si nota tutta la malinconia, la paura e la speranza in pochi minuti di canzone.
La donna cannone è emblema di tante donne che sono ancora legate ad un mondo che le vuole relegate, un mondo che spesso le donne stesse promuovono, dopo aver ceduto le armi.
Ma le donne cannone non lo fanno. Non lo faranno mai.
Quando ha riproposto questa canzone, De Gregori afferma:
«Le canzoni cambiano nella testa di chi le ha scritte, molto più velocemente che non nella testa di chi le ascolta»
Ritorno con quello che si può definire il mio concetto di... "Dillo con la moda". Devo dire che questa poi ha un taglio decisamente accattivante. Meno banale del Primo, più bello del secondo. Almeno nel taglio.
Non sto a cercare la marca per un semplice motivo: non so neanche di che anno è ma è il concetto del messaggio, ovviamente, che conta.
Perchè essere femministe vuol dire essere libere di non dover sopportare l'essere giudicate per il nostro sesso.
E non siate amiche mie, lo dirò ogni volta che farò spuntare magliette guerriere: ci dicono che non possiamo fare certe cose, che anche prima di essere adolescenti dobbiamo smettere di giocare a calcio perchè non è da donne.
Devi essere felice di avere offensivi e continui commenti sul proprio culo o del proprio seno, che sia grasso o sodo, alto o basso... e devi pure essere contenta e ringraziare.
Che devi per forza essere lesbica se dici di no a un ragazzo che non ti piace.
Perchè hai qualche problema se non sei docile e sorridere sempre.
Perchè in un gruppo non sei quella che viene ascoltata e la tua idea non è mai presa in considerazione se c'è prima quella di un maschio.
Perchè non puoi permetterti di piangere o arrabbiarti perchè se no sei esterica ed è tutto nella tua testa.
Perchè lo sai: avresti spaccato il mondo, se non ti avessero tarpato le ali prima.