mercoledì 12 aprile 2017

Sherin Khankan

Sherin Khankan è una scrittrice, attivista e Imam Danese.
Sherin Khankan è nata il 13 ottobre del 1974, ha studiato a Damasco e nel 2000 è tornata in Danimarca, sua Patria, dove ha conseguito il master in Sociologia delle Religioni e Filosofia all’università di Copenaghen.
I suo genitori sono due immigrati: lui rifugiato politico siriano, lei un’infermiera finlandese emigrata in Danimarca per lavorare.
Dai suoi genitori ha imparato principalmente un paio di cose, fondamentali e che sono a fondamento della sua vita. Suo padre, infatti, solava dirle che l’uomo perfetto è una donna (citando così il poeta Sufi Ibn Arabi) perché un perfetto musulmano (e uomo) deve, in realtà, cercare ad avvicinarsi all’ideale femminile, un’idea progressista che gli ha dato grattacapi nella sua terra d’origine e che lei ora applica nella sua vita di tutti i giorni; da sua madre ha imparato il pensiero che i figli devono essere liberi di crescere nella libertà di essere quello che sono e lei ora cerca di seguire questo esempio quando alleva i suoi quattro figli.
Nata da due personalità così diverse, figlie di culture così diverse, Sherin (da qui useremo il suo nome di battesimo per questioni pratiche) si sente e si definisce come figlia di due mondi, il cui obbiettivo è di conciliare gli opposti. Dopo aver deciso di abbracciare la religione paterna (amata perché suo padre le ha mostrato il lato bello della sua religione e non perché gliel’ha imposta) è un’attivista sui temi riguardanti la sua religione, dall’integrazione femminile all’estremismo, scrivendo numerosi testi su Islam e Politica.
Nel 2001, poco prima dell’attacco alle torri gemelle, ha fondato l’Association for Critical Muslims che promuove i valori progressisti dell’Islam.
Non solo, Sherin è la prima donna ad essere l’Imam di una moschea danese per sole donne, Moschea Mariam inaugurata da lei e altre donne nel 2016, ed è tra le poche guide spirituali femminili del mondo islamico contemporaneo. Da qui Sherin si batte per la valorizzazione delle donne nell’Islam e per la conciliazione tra tradizione e modernità, intenzionata a contrastare l’Islam radicale ed estremista creando un’alternativa alle figure patriarcali delle istituzioni islamiche a favore delle donne e della loro integrazione grazie alla rilettura del Corano in chiave più contemporanea.
Sherin si preoccupa di essere un esempio per le altre donne e stimolare un cambiamento all’interno dello stesso patrimonio delle tradizioni islamiche. Come consulente spirituale, lei ha voluto promuovere un luogo dove le donne musulmane possano pregare, confrontarsi, trovare confronto senza sentirsi estranee o giudicate. 
Un esempio è quello del velo: Sherin non lo indossa se non durante la preghiera. Il velo infatti (e non solo nella tradizione islamica) è una metafora per la modestia e quindi spetta ad ogni donna il diritto di interpretarlo come più le si addice ed è per questo che lei è intenzionata difendere il diritto di ogni donna di decidere come, dove, quando e soprattutto se indossarlo.
Come Imam lei stessa non pensa di essere contro la sua religione: a una donna infatti non è vietato esserlo neanche seconde la religione islamica canonica, semplicemente non è ben vista dai tradizionalisti, visto anche che nelle moschee di solito le donne hanno uno spazio separato (e/o retrostante) da quello degli uomini (personalmente conoscevo un musulmano che diceva che dovevano stare dietro per evitare che venisse loro guardato il culo, giusto per far intendere quanto è salda la fede di un uomo o quanto più essere patetica la scusa) e molte di loro pregano a casa (per volontà propria o altrui). Nei fatti, alle donne è proibito essere un Imam don dal Corano, ma dalla decisione di un Califfo del VII secolo: anche l’ultima moglie di Maometto, Aisha, guidasse la preghiera e fosse consigliere spirituale dei fedeli (praticamente, come è successo a noi donne cristiane, solo che noi abbiamo avuto un Papa a deciderlo).

Nella Moschea Mariam celebrano matrimoni misti e hanno stabilito quatto regole base:
- La poligamia non è permessa
- Il diritto di divorziare è anche delle donne
- In caso di violenza fisica o psicologica l’unione è nulla
- Nel divorzio le madri hanno uguali diritti suoi figli.



La sua speranza?
«Vorrei che le donne avessero più voce nell’Islam, è anche un modo efficace di combattere l’islamofobia, perchè l’Islam non sarebbe più visto come una cultura maschilista e oppressiva. Ma il vero sogno è creare un network femminile per il dialogo religioso. Stiamo organizzando un incontro per il 14 settembre tra religiose cristiane, musulmane ed ebree, per dimostrare che è possibile capirsi. Credo che le chiavi della pace stiano nelle mani delle donne».  



fonte: 1 - 2 - 3

mercoledì 5 aprile 2017

Alla fine ci provo...

Nulla di particolarmente assurdo o memorabile. Solo una nuova sezione del Blog. Ho deciso che, alla fine, se non comincio non inizierò mai e allora tanto vale cominciare.
Dal prossimo post inaugurerò la sezione Biografie. Voglio trattare personaggi femminili che mi hanno impressionato o hanno suscitato la mia attenzione in un qualunque modo.
Ce ne sono già un paio sulla lista. Un paio che non mi impongono una particolare ricerca e che quindi saranno per me già più gestibili di quanto non siano altrimenti.
Queste due donne sono due personaggi estremamente diverse ma hanno attirato la mia attenzione perché per due motivi estremamente diversi. La prima è per la passione per un grande ideale per cui sta combattendo senza armi se non quella dei suoi grandi ideali. Una donna che spero possa cambiare il mondo su larga scala, come la sta cambiando in piccola, anche se quello che fa è colossale più di una montagna. L'altra donna è attraente per altre cose: assassina efferata, riusciva a suggestionare così bene le persone con la sua arte di simulazione da approfittare i preconcetti sulle donne da risultare una delle persone più efferate del nostro Paese.


domenica 2 aprile 2017

Me And A Gun, TORI AMOS

5am
Friday morning
Thursday night
Far from sleep
I'm still up and driving
Can't go home
obviously
So I'll just change direction
Cause they'll soon konw where I live
And I wanna live

Got a full tank and some chips
It was me and a gun
And a man on my back
And I sang "holy holy" as he buttoned down his pants
You can laugh
It's kind of funny things you think
at times like these
Like I haven't seen Barbados
So I must get out of this

Yes I wore a slinky red thing
Does that mean I should spread
For you, your friends your father, Mr. Ed

Me and a gun
and a man 
On my back
But I haven't seen Barbados
So I must get out of this
Yes I wore a slinky red thing
Does that mean I should spread
For you, your friends your father, Mr. Ed
And I know what this means
Me and Jesus a few years back
Used to hang and he said
"It's your choice babe just remember
I don't think you'll be back in 3 days time
So you choose well"
Tell me what's right
Is it my right to be on my stomach
of Fred's Seville

Me and a gun
and a man 
On my back
But I haven't seen Barbados
So I must get out of this

And do you know Carolina
Where the biscuits are soft and sweet 
These things go through you head
When there's a man on your back
And you're pushed flat on your stomach
It's not a classic cadillac

Me and a gun
and a man 
On my back
But I haven't seen Barbados
So I must get out of this


05:00
venerdì mattina
giovedì notte
Lungi dal sonno
Sono ancora in piedi e di guida
Non può tornare a casa
ovviamente
Quindi mi limiterò a cambiare direzione
Causa che presto konw dove vivo
E io voglio vivere

Ha ottenuto il serbatoio pieno e alcuni chip
E 'stato io e una pistola
E un uomo sulla mia schiena
E ho cantato "santo santo" mentre si abbottonava giù i pantaloni
Si può ridere
È una specie di cose divertenti che si pensa
in momenti come questi
Come non ho visto Barbados
Quindi devo uscire da questo

Sì ho indossato una cosa rossa slinky
Vuol dire che avrei dovuto diffondere
Per te, i tuoi amici tuo padre, Mr. Ed

Io e una pistola
e un uomo
Sulla mia schiena
Ma non ho visto Barbados
Quindi devo scapapre via da qui
Sì ho indossato una cosa rossa e stretta
Vuol dire che mi sarei dovuta aprire
Per te, i tuoi amici tuo padre, Mr. Ed
E io so cosa significa
Io e Gesù pochi anni fa
che ero solita indossare e ha detto
"E' la tua scelta, piccola, ma ricorda
non credo ci saranno di nuovo tre giorni di tempo
Per scegliere bene"
Dimmi ciò che è giusto
E 'il mio diritto di essere sullo stomaco
di Fred's Seville

Io e una pistola
E un uomo
Sulla mia schiena
Ma non ho visto Barbados
Quindi devo uscire da qui

E sai, Carolina,
dove i biscotti morbidi e dolci
Queste cose ti attraversano la mente
Quando c'è un uomo sulla tua schiena
E vi spingono la pancia su una superficie liscia
Questa non è una Cadillac classica.

Io e una pistola
E un uomo sulla mia schiena
Ma non ho mai visto le Barbados
Quindi devo scappare via da qui


(chiedo scusa se alcuni pezzi non sono ben tradotti - accetto correzioni)



Giusto per la cronaca: è il racconto dello stupro che la cantante, Tori Amos, subì a 23 anni a Los Angeles dopo un concerto, in un Bar (Fred's Seville, probabilmente). In un video dice "Ho scritto questa canzone dopo aver visto Thelma & Luise", dicendo dopo che è su qualcosa che le era successo qualche anno prima. Ora lei non colpevolizza nè se stessa, nè tutti gli uomini.