sabato 28 settembre 2019

Basta dire no allo sharing

(Questo articolo è stato scritto il 16 settembre 2016 sul blog della sottoscritta Donna in Rete: una finestra sul mondo)

Come tanti altri siti, io pure cado nel clichè di parlare della violenza telematica perpetrata ai danni di DONNE.
La prima a una mia coetanea (quindi sento una connessione emotiva data dal "potrei essere io") che umiliata per gli insulti subiti si è ridotta a trovare rifugio nell'atto più estremo.
La seconda è invece solo una diciassettenne (e qui arriva l'istinto di protezione: "potrebbe essere mia nipote") e quindi potrei dire che donna ancora non è, è poco più di una giovane ragazza, tra qualche anno la considererò praticamente una bambina (quando mia nipote, appunto, avrà quell'età).

Tutto poi è considerare la questione di una violenza data dal (mal) costume italico e un'altra che ha l'aggravante di quella fisica.

Qui infatti parlo dello sharing: la condivisione a terzi di immagini che non sono tue.

La questione è lo sharing: hai chiesto il permesso di diffusione? No. Allora non lo diffondi.

Io per prima ho ricevuto un filmato di un ragazzo che per salvare un albero ci è salito, fermando il traffico (la persona che poi mi ha inviato il link, oltre a conoscerlo, era una di quelle che si è ritrovato nella via del fatto ferma in macchina).

Il video è reperibile su facebook, fino ad arrivare al giornale locale.

Personalmente, visto che le sue azioni (dettate da ottime intezioni) hanno portato a far muovere qualcosa, prima dell'arrivo degli articoli online volevo pubblicarlo io con tanto di video.

Non l'ho fatto.

Perchè? Perchè volevo che si vedesse quel video, volevo caricarlo e diffonderlo. Non fare un altro articolo così, per mettere una pagina in più. 
Quindi ho chiesto se potevo farlo e mi è stato detto di no. 
Il video mi era stato passato su whatsapp perchè io non avevo facebook (dove mi avevano detto che stava diventando praticamente virale tra i concittadini) ed era un video che testimoniava l'operato (o meglio il non operato) dell'amministrazione pubblica e dello scempio botanico conseguente e che voleva far smuovere le acque, cosa che era già successa prima del mio articolo: il protagonista del video è stato convocato in comune (e vedremo come finirà). Ed era una cosa che fa dire "avrei voluto farlo io", quando guardi quel video.

Non era qualcosa che sapevo che, una volta pubblicata, avrebbe umiliato il soggetto ,sapendo che sarebbe stato deriso, ma comunque ho chiesto il consenso.
Ho chiesto anche quello di diffonderlo su whatsapp, tra l'altro.
Non serve un genio, non serve neanche essere una buona persona. 
Basta essere una persona.

La prima vittima dello sharing negativo è Tiziana.
Lei è una normalissima ragazza di trentun'anni che ha fatto quello che in molt fanno, ma che nessuno dice di fare ammantandosi dello stesso onore degli ipocriti: un sex tape.
Adesso, sappiamo tutti che l'idea di essere attorni porno (o dotati come attori porno) piace al 99,9% degli uomini, se no non avrebbero fatto un reality show con il signor Siffredi e, soprattutto, non conosceremmo mai il nome di Rocco Siffredi. Il signore in questione poi viene ammantanto dalla gloria che si danno agli attori del grande cinema e ai calciatori, mentre una corrispondente femminile vive inondata di volgari risatine della serie "so che ti piace, viziosa" (geni, vi svelo un segreto: se il sesso non piacesse alle donne, ci saremmo già estinti).
Che poi è vero: la donna media non è entusiasta di farli, ma li fa e solo per far contento l'imbecille con cui hanno una relazione, come se la propria opinione non fosse importante. Ci sono poi quelle che lo fanno volontariamente perchè trovano la cosa deliziosamente erotica.
E, vaffanculo, ci sta: se l'idea piace a un uomo, perchè non dovrebbe piacere a una donna?

Sai cosa ti dico bigotto vizioso?




Il problema, nei fatti, è stata la condivisione del video che è finito sul web con tanto di nome e cognome e gli insulti pesanti che ne sono arrivati.

Iporcrite mezze seghe, evitate i finti perbenismi del vademecum di come si dovrebbe comportare una donna, che avete rotto, che siate uomini o donne non m'interessa: dovete finirla, perchè solo perchè non vi piace quello che vedete quando vi guardate allo specchio e nessuno lo farebbe con voi, non vuol dire che dovete vomitare la merda che avete dentro agli altri.Italiano medio? Non sei lo stallone che il resto del mondo ancora pensa che tu sia, sei solo una eiaculazione sempre più precoce, piuttosto.

Ora. Sua madre dice che la figlia era "plagiata" altimenti non l'avrebbe mai fatto.
Perchè, appunto, per compiacere l'italiano medio si torna all'idea che "una brava ragazza (come sicuramente era lei e qui non si mette in discussione) non l'avrebbe mai fatto".
La domanda è? Perchè no?
Era il suo ragazzo, quello? Sì? Bene.
Era un ragazzo che gli piaceva e basta? Sì? Bene.

Non c'è stato il suo consenso di metterli online? No? Male.
Antonio Iacuzio
Enrico Iacuzio
Christian Rollo
Antonio Villano

Fate schifo.
Immagino che le vostre vite fallite vi abbiano dato soddisfazione solo in quel momento, quando sapevate di stare per rovinare la vita a una donna.
Non usate la mia morale contro di me: sappiamo già che io non l'avrei fatto non perchè non lo doveva fare lei, ma perchè non era da fare. Il sistema morale attuale in Italia è tale per cui 
E perchè non ci sono gli altri nomi?
Punto.
Sapevi perfettamente che la cosa avrebbe leso moralmente quella Persona e hai scientemente deciso di farlo.
E' uno stupro.

Giudice che le ha detto che deve pagare lei?
Devono indagare anche te, lo sai, vero?
Sai che non sarebbe stata lei a dover pagare, ma piuttosto il sito che non aveva il consenso firmato dei soggetti dell'opera? 
E/o chi ha messo il video sapendo di non averli?
Non ci vuole essere un bravo giudice per saperlo.
E ti paghiamo con le nostre tasse?
Ma non ti vergogni?
Sei fortunato che non so il tuo nome, se no riempirei il web col tuo nome con l'accusa della misoginia e dell'assoluto arbitrio e abuso che fai del tuo ruolo per avvalorare tesi assurde e anticostituzionali.
Fai schifo.
Come e quanto loro.
Ti sei divertito?
Immagino di sì. Voglio il tuo licenziamento e la radiazione dall'albo se esiste un albo dei giudici.

I giornalisti dicono "ma pensavamo fosse una che voleva farsi pubblicità"?
No, davvero, questa come la posso commentare se non con la speranza che vi venga almeno un attacco di diarrea verde (e che quindi vi cloniate in questo modo)?
No, davvero, e poi rendete impossibile diventare giornalisti se non si ha fatto cosa? L'università per i falliti?



Che poi non finisce qui, ovviamente.
Ma mi permetto solo di dire una cosa (forse solo una) sulla questione di Tiziana: Selvaggia Luccarelli, sei una signora. Io ad Antonio Leaf Foglia avrei non solo augurato quello che lui e vorrei ricordare anche che la Filarmmonica di Salerno che hanno tutti i presupposti per un licenziamento (non so se definito per giusta causa) in quanto la sua pubblica appartenenza alla loro società e la lesione che le sue azioni hanno fatto alla reputazione di questa, darebbero un buon motivo per farlo.

Ma si sa... è un uomo, quindi come al solito si salva.










E ora passiamo all'anonima ragazza di 17 anni.
Immagini che i giornalisti ci stanno male a non poter dire il loro nome, sospirarlo con piacere mentre raccontano la sua tragica storia.
Persona, così la chiamerò io, ha subito violenza qualche giorno fa in una serata in discoteca.
Che questo genere di cose non sia una novità è fin troppo ovvio dirlo.
Che si stiano chiedendo se lei avesse bevuto troppo o cosa pure, come se questo giustificasse la cosa.
Immagino che per voi Esseri Immondi, bere qualcosa di più vuol dire "Stuprami".
Perchè lo sappiamo no, di chi è davvero la colpa? Stupratore (che a quanto si dice è un ventun'enne albanese) aveva tutti i diritti, no? 
Ma lo notate il disgusto che suscitate a un individuo normale?


Mentre le ultime novità vogliono che Stupratore le abbia fatti visita nei giorni successivi all'aggressione sessuale per essere sicuro che non si ricordasse nulla, cosa che non è allarmante, è decisamente agghiacciante, ma che ironicamente non risulta così stridente come per l'altro fatto.

Le amiche hanno filmato e condiviso.
Le amiche di lei, non di lui.

Il mondo alienante dove viviamo ha fatto questo alle diciassettenni d'oggi?

Perchè ancora oggi io mi crogiolavo nell'illusione che questo servizio delle iene ancora funzionasse a distanza di 5 anni (cosa volete che vi dica, forse sono solo un'eterna ottimista ben nascosta), mi arriva questa coltellata. Non immagino (perchè non ce la posso nè voglio farlo) come si senta lei.

Orribile, Mostro, Immonda, Lurida, Fallita sono le cosiddette amiche di Persona sono così coscienti e consapevoli (quindi non ubriache) da filmare tutto e passarsi il video su whatsapp.
Video che arriverà il giorno dopo anche a Persona.

La brava e bella Orribile, autore del video, affermerà poi:
Ero ubriaca anch'io e non sapevo cosa stesse succedendo lì dentro. la porta comunque era chiusa.

Ok, va bene, Orribile. Ci voglio credere (ma questo lo diranno le inquadrature che hai fatto se sono davvero così poco inquadranti) ma poi cosa fai? Lo diffondi?
E quella sera? Quando l'hai vista? Cosa hai fatto? Un applauso?


Giusto per la cronaca: lo sai che per lo meno sei imputabile di diffusione di materiale pedopornografico (ancora l'anagrafe non mente)? Lasciando perdere tutto il resto: ovvero che sei palesemente complice di uno stupro? Pechè non eri così poco lucida da capire cosa stava succedendo, quindi hai avvalorato l'azione di Stupratore.
Va bene, no. Abbiamo capito: in quel momento non avevi capito cosa succedeva...
Come no.
Tu, Mostro, Immonda, Lurida e Fallita non l'avete capito.
Ma appena avete visto, subito ve lo passate e lo passate agli amici.
Questo sì che è essere delle grandi.

Ah, se eravate di più, ditemelo: ho altri epiteti che si addicono benissimo a ognuna di voi.


Concludo con Jo Squillo.
Perchè?
Perchè questa subrettina inutile e mediocre che ha fatto strada solo grazie all'amichetto di allora e che ha portato nelle televisioni italiane la versione patinata del punk nostrano (io sto col Marco Philopat di allora, per intenderci) ha pubblicato un video che lei ora di dice "di denuncia per la situazione orribile che le donne italiane vivevano in quegli anni, dove non potevano girare - da sole - in metropolitana a milano", ma che in molti video si vede fin troppo contenta di essere in tv, per non essere (nel testo e nell'espressione esaltata che ha in molti live dell'epoca) un'espressione estremamente concorde dell'idea che ormai sembra che gli italiani abbiano sullo stupro.



lunedì 23 settembre 2019

DI IT E DEI SUOI LETTORI

Non era ancora uscito il Secondo Capitolo di IT di Stephen King, ora nelle sale, quando cominciai a tentoni a leggerne il libro.
L'ho letto un po' a singhiozzi, soprattutto la prima parte. Non ho molto tempo per poter leggere, quindi spesso ho letto qualcosa che mi sentivo più congeniale.
Negli ultimi giorni, però, mi sono concentrata sulla sua lettura e quasi tutte le ultime sere, prima di collassare nel mondo dei sogni, ho passato qualche minuto a leggere. Uno-due capitoli, raramente di più.
Non starò di certo lì a farne un riassunto, ma qui racconterò altro.

Vedete, come tutti quelli nati negli anni '80, io il primo film di IT l'ho visto che ero bimbetta. E quello è stato, per anni e anni, il mio unico approccio al film.
Bella storia con mostri, sì, ma quel pagliaccio non era certo più terrificante di quello del Mc Donald's (di cui non metterò l'inquietante foto)

Ero alle medie quando sentii parlare del libro. Fu con la madre di una mia compagna di classe (una donna non particolarmente convenzionale - nel suo essere una donna divorziata, all'apparenza indipendente, con figlia e vita propria - ma che manteneva sempre un certo livello di perbenismo un po' bigotto da paesana coatta - non sciatta, sicuramente non è mai stata una donna sciatta...) che raccontò di come non era riuscita ad andare a leggere più di una cinquantina di pagine perchè era davvero terrificante, ma che ricordava, comunque, che il "teppista disadattato" della storia, all'inizio, è protagonista di una scena omosessuale. Lo disse con l'imbarazzo di chi racconta qualcosa di sconveniente a un coetaneo e non tanto alla figlia e una sua amica... Col senno di poi mi chiedo il perchè di tanto imbarazzo: non era lei che raccontava di una sua avventura saffica, prima di Madre Teresa. Notai anche un (non tanto) velato avvertimento di non leggere quell'osceno libro che ha dentro tutte cose... pruriginose oltre che stridenti. Siamo seri: a un ragazzino non puoi dire "non leggere il libro, fa paura".
Ricordo che io aggrottai la fronte e pensai: "non c'è questo nel film".


Il tempo passò e non lo comprai, né lo lessi non per gli avvertimenti di quella signora, ma piuttosto per una questione sia economica che di numeri. Troppo lungo e troppo costoso.
La vita è sempre stata troppo breve... e i telefilm più interessanti.
Poi si arriva a tre anni fa e la moda anni 80 rilanciata da Strange Things... e da questa moda il ritorno di It e dei Sette fortunati.
Il primo film andai a vederlo a una programmazione organizzata per i suoi fan lettori.
Ne ho già parlato qui, quindi passo oltre.

Però anche qui c'è un racconto ulteriore.

L'amico non rimase particolarmente deluso, non tanto perché amante del libro (mai visto neanche i primi film)  che non ricordava il libro, ma comunque Beverly se li faceva tutti.
Non ricordava nulla della dinamica, ma si ricordava che lei se li faceva tutti.



Io lì gli dissi semplicemente:
"Ma non c'è nel primo film" (e grazie a Dio... quelli erano davvero 11-12enni) "e hai visto anche tu che non c'è niente in questo".
Sì, avevo proprio questa faccia

L'anno scorso saltò fuori anche con amici di amici. La coppia ricordava il libro. Lui era un appassionato dei libri di Stephen King e ha dovuto rallentare la lettura da qualche anno solo perchè con due bambini non era facile (praticamente impossibile) avere la possibilità di leggere la sera come un tempo.
Lei non ricordava molto il libro (vagamente la parte omosessuale ma non ne era neanche così sicura) e sinceramente neanche lui se non che... lei se li faceva tutti.

Gli chiesi se si ricordava delle scene omoerotiche ma lui rispose di no.


Fu solo qualche mese dopo che cominciai la lettura (non che non avessi decine di altri libri pronti a essere letti) e ora eccomi qui a tirare le somme.
Un po' lo ammetto: l'ho fatto per vedere se erano per lo meno vere le cose che ricordavano o era solo perché la loro mente li faceva galoppare con la fantasia. Mi è capitato fin troppo spesso di recente...

All'inizio sì, ci sono degli omosessuali, ma di Bowers neanche la minima traccia. Parla della prima preda di It nel 1985.


Se googolate però i personaggi di It, scoprite che in effetti qualcosa c'è, ma è praticamente alla fine.
sì... a qualcosa come "pagina 999". Praticamente alla fine. 



Lì ho cominciato a pensare che forse pure l'unica cosa ricordata dai maschi... fino a quando Beverly non ha un'illuminazione.
E purtroppo il signor King ne scrive...



Io me li sono immaginati, quei due uomini lettori, lo sapete? che sgranano gli occhi e stringono le labbra a buco di gallina mentre leggono, somigliando incredibilmente a certe ragazze nei selfie che loro prendono in giro (come la volpe con l'uva) e continuano a leggere morbosamente. Io ho pensato a qualcosa di simile a un "What a fuck?!" perchè per quanto avessi capito il senso e il motivo
della cosa, non ho apprezzato il modo sbrigativo in cui ha affrontato il modo in cui Bev ci arrivava. Sembrava che semplicemente, l'autore volesse finire in fretta il pezzo per dedicarsi piuttosto alla descrizione della scena. Triste, visto le pagine e pagine sprecate a descrivere cose del tutto inutili e che potevano essere esaustive con metà delle parole.




Io?
Io penso che come minimo 1/4 del libro poteva essere evitato. Ha appesantito la lettura.
Per quanto scorrevole (per bravura di autore e traduttore) non mi ha particolarmente appassionato leggere cose che alla storia hanno dato ben poco.
Conosco persone che lo hanno mollato a metà perchè era tremendamente pesante (persone che un libro di questa mole se lo leggono in pochissimo) e che sono più terrorizzati di perdere altre ore per leggerlo più che della storia in sé.
Non sarei così lapidaria, ma non posso neanche non capirlo.
La storia è bella, abbastanza coinvolgente, ma ... boh


Ci sono alcune parti un po' stomachevoli, magari... ma ho sempre dormito benissimo.
Ho però apprezzato le scene finali del combattimento e li ho trovati più coinvolgenti di tutto il resto del libro che ha indubbiamente gran belle scene, ben descritte e avvincenti, che non mi hanno fatto chiedere per l'ennesima volta perché perdere tanto tempo a leggere certa merda. E io ne ho letta.
E posso sinceramente dire che la parte di Ben e le uova...



Ho però apprezzato il tema di fondo e credo sinceramente che da una parte avrei apprezzato di più il libro se non avessi già conosciuto la storia, dall'altra è stato il conoscerla che mi ha fatto andare avanti: sapevo che era bello. Un po' pesante e a tratti noioso, ma una bella storia e volevo leggere la fine in cui Ben (il mio preferito) se ne andava verso il tramonto con la sua bella. Anche lì... gli avrei dato più spazio, piuttosto che di altre parti (di cui sopra). Io ho sempre parteggiato per Ben.

Un'altra cosa che non ho apprezzato è la ripetitiva questione della loro predestinazione momentanea. Il dover ripetere che erano loro e solo loro.
Succede troppo spesso... a metà libro ho sbottato: "lo abbiamo capito!"
Non è bello... avrei preferito il sottinteso.

Per il resto... Boh.
Avevo solo voglia di condividerlo e di dire un'altra cosa.

La terza stagione di Strange Things (ne parlerò) non avrebbe avuto senso senza Dustin e Stive. Mitici!

Gli anni '80 non sono mia stati così belli

(Questo articolo è stato scritto il 10 Novembre 2017 sul blog della sottoscritta Donna in Rete: una finestra sul mondo)

Sul serio, parliamoci chiaro. Chi ci è nato e chi ci è vissuto lo sa: gli anni '80 erano oggettivamente una merda sul piano estetico. Non ci si accorgeva dello schifo? Vero, ma ti viene da piangere a ripensarci o rivedere certi reperti.
Persino i bambini erano orribili e i bambini sono sempre bellissimi.
E io ero una bambina, quindi mi insulto, ma a ragione.
Poi la mia generazione è cresciuta e come noi siamo stati costretti a vedere robaccia ambientata negli anni '70, ora tocca ai "figli dei nostri fratelli maggiori" dovranno sorbirsi i nostri tempi.
Per fortuna ci sono delle chicche spettacolari.
IT, ad esempio, è un film horror che dimostra palesemente come se dei ragazzi sono rappresentati in maniera contemporanea sono diversi da come è l'interpretazione dei costumi se il film è fatto trent'anni dopo. E ci ha guadagnato. 
Ma non voglio riparlare di IT, ma di un'alta perla.
Degna figlia dei Goonies, come già l'ho definita a suo tempo, Stranger Things è la serie anni '80 più anni '80 che potevano fare, ma che allo stesso tempo è un fantascientifico di livello.

Ma non starò a riparlare della storia sin dall'inizio, ci sono troppi siti che ne trattano (primo tra tutti...) e io ne ho parlato in precedenza, ma piuttosto il commento a caldo della seconda serie.
Purtroppo l'ho vista a pezzi e non mi sono goduta la maratona che in molti saranno sicuramente riusciti a fare (Dio, come vi invidio!) e ora paleserò al mondo la mia sola opinione.

E' la classica seconda serie, quella che si può definire una serie cuscinetto.

Nella prima serie, infatti, si vede che c'è molta più definizione di tutti i personaggi. In questa serie invece si sono guardati attorno e hanno deciso come procedere in futuro. Avevano palesemente bisogno di mettere ulteriori personaggi che aiutavano a proseguire e ravvivare la storia e non farla morire in maniera indegna, nell'eventualità - soprattutto - che questa sarebbe proseguita per un certo numero di serie: anche solo tre. Visto che, se non ricordo male, hanno deciso di proseguire fino alla quinta, capirete che c'era bisogno di... carne fresca.

Personalmente ho trovato piacevolezze e qualche noia.

E qui cominciano un paio di spoiler. Se non volete leggerli, guardate subito l'ultimo paragrafo.

La Ryder non mi è mai piaciuta come attrice, e vabbeh.
David Harbour, non ho ancora capito dove l'ho già visto o se invece ha solo una faccia comune, ha una figura più marginale della prima serie, ma comunque piacevole.
I Quattro ragazzini dell'Ave Maria mi sono piaciuti come nella prima serie, e sono effettivamente cambiati come si dovrebbe cambiare in un anno di vita.
Undici è deliziosa come al solito. Personalmente non vedo l'ora di vederla recitare da qualche altra parte.
I tre del Triangolo No adolescenziale sono identici a prima nel carattere e nelle dinamiche. Diciamo che gli autori hanno voluto strizzare l'occhio alla coppia latente della prima serie, ma allo stesso tempo hanno fatto davvero qualcosa di delizioso con il "Re". Personalmente nella prima serie quasi c'ero rimasta male che non fosse morto, ma alla fine di questa seconda serie devo ammettere di essere una sua fan. Anzi: lo preferisco all'artista che, diciamocelo, per quello basto io (e non serve conoscermi per commentare "che cretina", tranquilli, me lo dico da sola). Concludo con loro dicendo che lei... è trascurabile, ma in linea con il personaggio e non ha cadute di trama.
I nuovi personaggi sono relativi in importanza e piacevolezza.
La sorella di Undici e i suoi amici sono del tutto trascurabili e subalterni alla spiegazione di come Undici torna a casa. Le serviva una evoluzione e una presa di posizione e sono serviti allo scopo. Concordo con tutti quelli che dicono che il settimo episodio sia il peggiore della serie, perchè davvero rasenta l'assurdo. Li fai vedere dieci secondi all'inizio della prima puntata e poi vomiti tutto in quella. Dovevano farli vedere di più, per le dinamiche di gruppo e l'ossessione della vendetta di Otto, o qualunque altra cosa... Ma magari miglioreranno.
Poi c'è Sean Astin, ex Goonnies. Dico solo che ci sono rimasta male, quando il personaggio è morto... Non tanto per l'attore in sè, perchè i miti ci rimangono stretti, ma proprio per il suo personaggio che ho trovato adorabile. Mi aspettavo morisse (doveva morire qualcuno e lui era perfetto), ma ci sono rimasta male comunque.
Anche le new entry effettive: Max e fratello, sono risultati piacevoli. Lei ha un personaggio in cui è facile rileggersi, e il fratello... lo ammetto: lo volevo veder soffrire. Con Max, per fortuna, si risolleva la presenza femminile che è davvero bella soltanto con Undici e che può essere un bell'archetipo.
Il dottore... diciamo che per ora gli do il beneficio del dubbio.

Per il resto, è una storia molto, molto, mooolto lenta, anche se bella. Fatica a carburare per poi fare tutto negli ultimi due episodi. Il che andrebbe bene, se non desse l'impressione di non finito. Avevano bisogno di un nuovo mostro cattivo e ora lo hanno delineato. Dobbiamo solo vedere come continua.
E incrociare le dita: personalmente non so se mi sarebbe piaciuta se fosse stata la prima, ma sapendo che le seconde hanno dei rallentementi... la consiglio a tutti quelli che amano la prima serie perchè a ben vedere non deluderà!

IT, ovvero: chissà perchè a tutti fa paura sempre e solo il pagliaccio di McDonald

(Questo articolo è stato scritto il 22 Ottobre e2017 sul blog della sottoscritta Donna in Rete: una finestra sul mondo)

lamiasolaopinione.iobloggo.com


In occasione dell'uscita di IT, in molti hanno organizzato un evento per poterlo vedere con i fan. Un esempio è Paola Barbato, autrice italiana che so aver fatto l'evento a Milano "IT per Talebani". Per lei tanto di capello l'idea di organizzare qualcosa a Milano invece di preferire l'attuale città di residenza.
E proprio dal suo "IT per Talebani" che voglio partire.
Il suo intento è palese: era per coinvolgere i fan di IT. Quel genere di fan che in Giappone verrebbero (credo ancora) chiamati Otaku.

E, ragazzi, io non lo sono. Quindi il mio commento non sarà come uno qualunque di loro.
Per lo meno non lo sono di IT.
lamiasolaopinione.iobloggo.com

Non ho mai letto il libro ed è troppo grosso per cimentami, fors'anche perchè in questo periodo ho cominciato tutto anche la serie completa di Guida Galattica per Autostoppisti (una figata, ma ne parlerò).
Ho visto il film degli anni '90 in un età forse troppo precoce ma, ad essere onesti, possiamo dire che non mi ha mai impressionato. Ma io da piccola rientravo nella categoria "bambine coraggiose e non impressionabili", forse... o semplicemente, conoscendo il clown del McDonald, quello di IT non era niente.
Fatto sta che non ero particolarmente interessata a vedere IT, fors'anche perchè ero così delusa da L'Uomo di Neve, da non voler andare al cinema per un po'. Poi però un mio amico mi ha invitato e mi sono fatta convincere. 
Fors'anche perchè lui paga il cinema, io da bere e passiamo una bella serata demolendo o facendo i complimenti al film in questione.

Ma passiamo al commento. 
Consiglierei mai questo filma a qualcuno?
Sì e No.

No se sei un fanatico di IT, visto che ci sono delle modifiche che, non so quanto siano colossali, ma sicuramente sono palesi e che un purista (e quindi fanatico) non gradirebbe e, per quel che ho visto e sentito a fine proiezione, non ha gradito.
Se non siete un fanatico o, meglio ancora, non avete MAI visto i film precedenti o letto il film, allora sì.
Sì perchè è un horror notevole.
Puoi rimanere sconvolto come si deve dalla morte di Giorgie (e nella sala tutti volevano urlare "Non uscire, Gigino!!"). Certo, anche uno che non conosce IT, capisce che non farà una bella fine quel bambino, visto che compare sin dall'inizio, ma non ci stai così male.
Poi ci sono la freschezza dei protagonisti. Quei ragazzini permettono scene che se fossero adulti sarebbero orripilanti e faziose, mentre con loro sono decisamente divertenti. Non voglio farvi degli esempi, vi dirò soltanto che la sala ha riso.
Le scene divertenti e quelle che ti fanno salire l'adrenalina sono ben congegnate, facendo diventare un bel mix il film che risulta piacevole nonostante la durata.
Personalmente ho trovato alcune cose trascurabili (ma ho sentito che il resto della platea ha apprezzato - per paura, sorpresa o simpatia) ma comunque non era male.
Le critiche, ovviamente, ci sono.
  • Bill Skarsgård si rifà troppo ai Clown che lo hanno receduto: sicuramente a Mr Nicholson
    (al quale comunque si rifanno tutti per fare un cattivo decente su quel genere), un po' anche a Tim Curry e a Heath Ledger (che si rifò a Nicholson, ma è - pardon era - una versione più figa e giovane ed è uno dei pochi che ha reinterpretato adeguatamente il Joker - un giorno ne parlerò, forse, perchè la cagata della maledizione del Joker ha rotto da un pezzo: tutta la grandezza del joker contemporaneo viaggia di rendita dal film del 1989, rinvigorito un po' poi di vent'anni dopo).
  • Si vede forse troppo che l'estetica degli anni '80 è plasmata in modo che sia più apprezzabile per chiunque abbia un minimo di buon gusto, o comunque un estetica anche solo di 10 anni più giovane (figuriamoci più di 30).
  • L'attore che fa Billy doveva recitare meglio. Ho discusso con il mio amico e lui lo ha difeso dando ipoteticamente la colpa al doppiatore o alla regia. Per me doveva recitare meglio.
  • La citazione di Superman, a omaggio per la prima Annette O'Toole, prima Beverly adulta, nonché Lana Leng di Superman III... carina ma un po' leziosa. Ora, non so se esiste nel libro, ma sicuramente evitabile (anche se hanno scelto bene l'attore del farmacista maniaco).
  • La scena di Beverly nel bagno, col padre e It... una caduta rispetto al resto del film.
Un altro ragionamento sta nella questione Clown spaventoso.
Quell'It non è spaventoso.
Tutti quelli con cui parlo concordano con me: nessun clown è spaventoso, al di fuori di quello del McDonald. Bill Skarsgård doveva ispirarsi a lui. 
Decisamente.

Da quando sono piccola è l'unico pagliaccio spaventoso e infatti il mio amico, quando gliel'ho detto ha concordato dicendo che "insomma, quelli del McDonald dovrebbero decidersi a sostituirlo".

Io so solo che, visto che la proiezione era durante l'orario di cena... all'apice della fame ho cominciato a fare ragionamenti del tipo: "Ho voglia di un hambuger... ma la carne la voglio ben cotta. Sì, decisamente ho voglia di carne, ma ben cotta: nulla al sangue che a me non piace".

Concludendo: il film lo consiglio con remore, ma lo consiglio. 

Vi ricordo, però... che ovviamente ci sarà una seconda parte. Quella dei bimbi-minkia adulti.