domenica 24 giugno 2018

Mostra fotografica sui grandi maestri di cittadinanza

(Questo articolo è stato scritto il 20 Maggio 2016 sul blog della sottoscritta Donna in Rete: una finestra sul mondo)

A Perugia l'Ansa propone immagini del suo archivio.
L'argomento?
Falcone e Borsellino.
Sarà che tra poco è il giorno della legalità, sarà che è l'anniversario della morte di Falcone, sarà che... sarà che ci sono in mezzo tante cose, ma questa bella notizia mi piace darla.

La società di informazione più importante d'Italia ha infatti deciso di proporre ai suoi visitatori la bellezza di 150 foto che spaziano dal loro stesso archivio, ma anche da ritratti provati, video, e un documentario, in una mostra che diventerà itinerante.

finestradonna.blogspot.it


La realizzazione è ad opera dell'ANSA, appunto, in collaborazione con il ministero della pubblica Istruzione, dell'università di Urbino.
Questo interessante lavoro sarà allestito fino al 19 maggio nell'aula magna dell'istituto superiore Capitini-Di Cambio di Perugia (prima di lei, è stata a L'Aquila.

Questa Mostra è in giro dal 2012, in occasione del 20'esimo anniversario della scomparsa di questi due grandi uomini, ma è stata recentemente arricchita per riprendere il suo tour nelle scuole italiane.
Parla della loro vita, dall'adolescenza palermitana, ai primi passi nella magistratura, fino al "Pool antimafia" e i maxiprocessi.

L'idea della mostra, infatti, è quella di avvicinare gli adolescenti alle due grandi figure di Falcone e Borsellino, con il tentativo di avvicinarli a due figure meravigliose e tragiche come quelle dei due magistrati. Considerando che i nati nel 1992 ormai hanno 24 anni, per loro sarà storia antica, ma è sicuramente è più vicina di quanto si pensi.

Lo segnalo perchè io ancora sto male nel penare a gli 56 giorni di Borsellino (e al film che mi fa rabbrividire ogni volta che arriva la parte della moglie che dice "ma si vuole fare ammazzare" davanti alla televisione mentre lui dice pubblicamente le sue intenzioni), al suo omicidio di stato, a quello che hanno fatto due uomini meravigliosi che sono stati assieme a molti altri, ma sempre troppo pochi.
Peccato che una sola mostra non basti, ma da qualcosa si deve pur cominciare e penso che la storia di questi due grandi uomini non deve essere dimenticata.

Ho mandato un messaggio all'Ansa, sperando in un elenco delle scuole che ospiteranno virtualmente i due giganti, per ora, accontentatevi di questi tre link:

Il film intero caricato su yourube de I 56 giorni di Borsellino
Il documentario della Storia siamo Noi, su Giovanni Borsellino.

Che poi in fondo è vero... io sono una che si appassiona facilmente... ma lasciatevi trasportare anche voi.

mercoledì 20 giugno 2018

Quando il calcio è ispirazione di qualcosa di bello

(Questo articolo è stato scritto il 10 Maggio 2016 sul blog della sottoscritta Donna in Rete: una finestra sul mondo)


Nella città di Bergamo ieri è iniziata una settimana particolare che la vede colorarsi dei colori della loro squadra: l'Atalanta, ovviamente. Nei fatti c'è quella che viene comunemente chiamata CAMMINATA NEROAZZURRA. Questo avvenimento è il decimo (che coincide con il cinquantesimo dell'associazione che lo promuove - il Club Amici dell'Atalanta) e le cose hanno deciso di farle piuttosto in grande: da oggi dieci maggio a domenica prossima, infatti, nel centro cittadino sarà allestito quello che è chiamato il "Villaggio Neroazzurro" (con giochi gonfiabili per bambini - mi spiace signori adulti, niente Dame de Voyage per voi - calcio balilla e addirittura un campetto da calcio) e l'intera settimana è ricca di eventi che vannodalla presentazione della squadra bergamasca con lo staff tecnico, cene ed già che ci sono pure l'elezione di Miss Bergamo (per fortuna sono fuori dai giochi) ,a anche l'associazione Passione Yara che si è fatta promotrice di due eventi della giornata di sabato.
Il tutto si conclude con la fantomatica camminata Neroazzurra, la decima, appunto, che inizia alle 8:45 dal Sentierone (che per chi non lo sapesse, è la strada principale di Bergamo, dove tra l'altro i bergamaschi fanno ogni evento) con tre diversi percorsi che si snodano per la città lombarda.
Perchè parlo di questa manifestazione? Perchè è stato usato un elemento di aggregazione come il calcio, in questo caso, essendo Bergamo, si parla dell'Atalanta, per organizzare qualcosa che non solo unisca in maniera diversa da una partita di calcio (proprio domenica si disputa l'ultima di campionato, sbaglio? Beh, a me piace il rugby), e si prende l'occasione per fare anche un po' di "sociale": parte del ricavato, infatti sarà devoluto ad associazioni benefiche locali. Vorrei far notare che partecipare alla camminata impone un'iscrizione di 6 euro. A che serve? Beh, ti danno una maglietta e un cartellino che ti da il diritto, una volta arrivato al capolinea, a ritirare un sacchetto preparato per l'occasione con dentro un piccolo ristoro composto da patatine, bottiglietta d'acqua, caramelle...
Se non vi piace camminare, ci sono altre manifestazioni che vengono fatte lo stesso giorno a Bergamo: per i ciclisti, ad esempio, da via Marzabotto (che ho appena visto essere vicino allo Stadio cittadino) parte la VENTESIMA gara Gran Fondo Internazionale FELICE GIMONDI Bianchi dove l'associazione dilettantica permette l'iscrizione a tutti i maggiorenni tesserati FCI, anche solo quella giornaliera, e idoneità medica fino ad esaurimento posti disponibili. Questi non sono solo dei signori che hanno voglia di fare una giornata diversa, in compagnia e magari fare l'unica passeggiata dell'anno, ma è qualcuno che la bicicletta ce l'ha nel sangue.


LINK UTILI:
http://www.felicegimondi.it/
http://www.aribi.it/
http://www.clubamiciatalanta.it/
http://www.camminatanerazzurra.it/

lunedì 18 giugno 2018

Il sole della mia vita

Arrivano momenti nella vita dove devi decidere che genere di persona vuoi essere.
Io sono sempre stata una brava persona: (non sono mai stata una bella persona, ma mi impegno almeno per essere migliore di come è la mia natura.
Ho sempre aiutato gli altri, anche se mi creava qualche disagio logistico perché è bello, in fondo, rendere il mondo un posto migliore.
Poi sono arrivati a dire che la mia vita è buia e triste.
Forse perché, semplicemente, i disagi che mi hanno creato sono diventati troppi e io sono finita per aver bisogno di ansiolitici per poter dormire.
Hanno idee che io devo mettere in pratica, neanche fossero le geniali invenzioni di una genio imprenditoriale.
Hanno frustrazioni che mi urlano addosso solo perchè hanno una vita impegnativa, ma che poi è uguale a tutte quelle degli altri...

Credono soprattutto di essere il Sole attorno a cui ruota la mia vita.
Beh, ti credo che la credono triste e buia.


Ma il mio sole sono io e la mia vita è luminosissima.
Io cerco la luce: io cerco me.

sabato 16 giugno 2018

Giornalismo e Libertà

(Questo articolo è stato scritto il 09 Maggio 2016 sul blog della sottoscritta Donna in Rete: una finestra sul mondo)

L'anno scorso la libertà di stampa è diminuita, soprattutto rispetto gli ultimi 12 anni, quindi, fate il conto: dalle torri gemelle. Prima sicuramente ne avevamo molti di più.
Le pressioni del tacere, aura legge del nostro Paese (basta pensare l'omertà sulla pedofilia di cui tanto si parla in questi giorni e che in quel caso accusano i familiari, qui i mezzi di stampa) sono dati da fantomatiche paure di ritorsioni: che esse siano politiche, terroristiche o mafiose: denunciare i regimi (che siano sentiti o no) non è bene. Ti ritrovi sotto casa le camice rosse, nere, legali o altro che ti fanno la pelle, sparire, ti buttano sul lastrico.
Sappiamo tutti del finto perbenismo del nostro paese, come sappiamo che all'epoca della caduta del governo Berlusconi per colpa di falso da pubblico ufficiale e prostituzione minorile (che tra l'altro sono tutti atti illeciti che il "signore" milanese ha commesso) avevamo i giornalisti tedeschi che commentavano che se avessero avuto qualcosa di simile nel loro Paese avrebbero fatto speciali su speciali. Rispetto alle inchieste che avrebbero fatto gli altri paesi, diciamocelo: noi non ne abbiamo praticamente parlato.
E ora si arriva con il Report del 2016 dell'istituto Washington Freedom House che non solo ricorda che il nostro vicino, il Medio Oriente ha messo sotto pressione giornalisti e media, ma che in Europa anche le cose non sono poi così fighe.
E mentre i leader politici di Polonia, Serbia e simili hanno instaurato maggiore controllo sui media nazionali e in Cina hanno aumentato l'ossessione di omertà su economia ed ecologia (che onore averli come partner, nè?) tanto che non si sa se è meglio essere un giornalista cinese o turco, 

Nei fatti, soli il 13% della popolazione mondiale gode di vera libertà di stampa, o di una stampa libera.
il 41% del mondo la stampa e libera per metà... e il restante 46% non lo è per nulla.
Capiamoci: è l'87% dove la stampa non è libera: perchè dire "questo sì e questo no" non ha nulla a che cedere con la libertà di stampa.

Ma andiamo più in specifico: il nostro continente, l'Europa.
Mentre si dice che l'86% della popolazione è libera, la Polonia, con l'ultimo governo, ha modificato la legislazione, permettendo così all'esecutivo di controllare direttamente e poi licenziare la gestione dei media di proprietà dello Stato. Quest'azione è stata ispirata dal primo ministro dell'Ungheria Viktor Orbam.
Ma voi penserete: sono paesi dell'Est, si sa che di democrazia ne sanno ben poco (mica come noi, eh?).
Bene, andiamo allora nell'Ovest dell'Europa, tra i nostri cari amici di Francia, Spagna e Gran Bretagna che hanno messo in cantiere leggi restrittive in nome della sacrosanta "sicurezza pubblica".
Noi? Noi siamo definiti "parzialmente liberi": siamo solo la prima nazione europea la cui stampa è definita "parzialmente libera" (perchè puoi parlare liberamente delle tette rifatte della valletta di turno, ma non degli abusi di ufficio e peculato d'uso - poi ci si chiede perchè i nostri "giornalisti d'assalto" chiedono domande stupide come "perchè dorme in macchina ha parua" ai terremotati o soffrono della pazzia di Einstein quando chiedono sempre la stessa cosa allo stesso modo e si arrabbiano perchè uno non solo risponde allo stesso modo, ma si esaspera pure - ah... che giornalismo! CHE GIORNALISMO!!!), ma almeno la Romania è dopo di noi. In fondo non siamo mica all'ultimo posto; stiamo al 63°!

Non consola la capacità di recupero, vogliamo di più. Dire che "almeno chi combatte continua a farlo" è come dire "zitto che poi passa" e "non possiamo farci niente". Dobbiamo cambiare le cose, cambiarle sul serio e questa e l'ennesima conferma che una sola voce non basta, ne servono migliaia. Servono mille foto in più. Mille vite in più che si alzano a combattere. 
Perchè non si parla solo di libertà di stampa, ma di libertà e basta.
Forse perchè non c'è sicurezza senza libertà... 
Siamo regrediti a settant'anni fa, ma almeno allora non eravamo così ipocriti da essere perbenisti e politicamente corretti. Eravamo nazisti, fascisti, comunisti e razzisti. E sapevamo che quando un termine che finiva con "ista" non era era mai una bella cosa, ma non ce ne importava.


Fonti:
https://rsf.org/fr/ranking
http://www.unimondo.org/

mercoledì 13 giugno 2018

Cambiamenti, unioni & co

Scrivo questo post meramente di servizio, per annunciare ai passanti del web che i tre blog vengono riuniti in uno unico.
Inizialmente pensavo (e in fondo sono ancora della stessa idea) che era la soluzione migliore.
Il tempo a disposizione però è poco: avevo tre/quattro recensioni da fare su uno dei due e molti altri articoli dell'altro, ma non ho tempo per nulla.
Nei prossimi giorno sposterò gli articoli qui e chiuderò gli altri due.
Sarà sicuramente più facile da gestire, spero solo di avere ancora il tempo per fare davvero tutto quello che volevo.

lunedì 11 giugno 2018

La signora del quinto piano - Carmen Consoli

La signora del quinto piano
ha un pitone in salotto
un guardiano fidato.
Il suo ex è ogni sera davanti al portone
con un martello in mano.
Non v'è ragione alcuna
di aver paura
di aver paura
questa è una conclusione
dei funzionari della questura.

La signora del quinto piano
approfitta del caos metropolitano
esce sempre al mattino
e con passo spedito si reca a lavoro.
Signorina ha per caso visto mio marito?
Di che che colore era il suo vestito?
Quante lettere aveva in tasca?
Uno due tre, bum!

La signora del quinto piano aveva un pitone antistupro ammaestrato,
un bel giorno il bestione fuggì dal suo covo blindato e arrivò al pian terreno;
non ebba neanche il tempo di battere i denti per la paura
Pepito il chihuahua iperteso poco amichevole della portiera.
Dopo tre settimane
dall'avvenuta cattura del rettile in fuga,
si evidenziò la scomparsa
misteriosa della padrona.

Signorina mica ha visto un uomo col martello?
di che colore era il suo vestito?
Quante lettere aveva in tasca?
uno, due, tre, bum!
Signorina mica ha visto un uomo col martello?
Di che colore era il suo vestito?
Quanto tempo restava in zona?
Le ha rivolto mai la parola?

La signora del quinto piano
fu ritrovata murata nel bagno.
Quella lettera di un anno prima
la prova schiacciante lasciata in questura;
descriveva con precisione
il rituale di sepoltura
ma non vi era alcuna ragione di avere paura, di aver paura.

Signorina mica ha visto un uomo col martello?
Di che colore era il suo vestito?
Quante lettere aveva in tasca?
Uno, due, tre, bum.
Signorina mica ha visto un uomo col martello?
Di che colore era il suo vestito?
Quante lettere aveva in tasca?
Amblimbletta Maletta Maletta...
Amblimbletta Maletta Maletta...

L'uomo col martello è stato avvistato in un bar del centro di Buenos Aires.
Il pitone pochi mesi dopo la sua cattura è tornato a vivere nel suo habitat naturale, in Thailandia.
La portinaia ha deciso di adottare Tino, il mastino, un cane affettuoso e amorevole.
Al quinto piano vive Matilde, una donna scorbutica, allergica ai gatti e ai parenti.
Ah, dimenticavo! I funzionari della questura continuano a dire che non c'è alcuna ragione di avere paura