lunedì 6 novembre 2017

PERCHÉ? – ALEX BRITTI


Sono giorni che lasciano il segno
quelli che non vorresti mai
sembrerebbe tutto normale
ma qualcosa è diverso e lo sai

C'è una donna davanti il portone
con le lacrime agli occhi e tu
l'hai cercata nei giorni seguenti
ma non l'hai incontrata più
sono giorni maledetti di quelli che lo sai solo te

Quella donna ha un segno in faccia
e dice che se lo è fatto da sé
ma nel cuore una cosa più grande
un segreto che non capirai
un amore violento e inquietante
che però non denuncerà mai

Perché, perché
Quella donna che amavi davvero
ad un tratto l'hai portata via
una mano che un tempo l'amava
oggi muove una assurda follia

Perché, perché
nella vita si vede di tutto
ma c'è un tutto che non capirò
sembrerebbe un amore malato
ma chiamarlo amore non si può

C'è chi vive di sogni e speranze
e il futuro è una giostra che va
il presente è un pezzo di vetro
e forse si romperà
se una donna perdona comunque
e non urla la sua verità
non potrà aiutarla nessuno
e la vita non ritornerà

Perché, ma perché
quella donna che amavi davvero
ad un tratto era fuori da qui
in un lampo il buio più nero
e poi l'ha ridotta così

Perché, perché
la dolcezza dei giorni più belli
la vita che cambia, lo so
sembrerebbe un amore malato
ma chiamarlo amore non si può

Perché, ma perché
nella vita si vede di tutto
ma c'è un tutto che non capirò
come questo amore malato
che chiamare amore non si può
chiamarlo amore non si può



“Se una donna perdona comunque, e non urla la sua verità, non potrà aiutarla nessuno, e la vita non ritornerà”

I ricavati delle vendite del brano sono andati in beneficenza a We World, organizzazione no profit impegnata nella difesa dei diritti delle donne e dei bambini nel mondo.

Trovo personalmente opposizioni contrapposte a sentire questi racconti. Leggendo in giro la frase "grido collettivo di denuncia" lo trovo così ipocrita da darmi l'urticaria. Ben inteso: non è un'offesa ad Alex Britti che, per lo meno, ci ha provato. Canzone orecchiabile sia nel testo che nella musica, in pieno stile brittaniano, diciamo così. Mi urtica sentire affermazioni del genere come se non finisse tutto nell'indifferenza e nel piacere generale e le vittime sono sempre quelle colpevoli. E dove il testimonial di un'associazone contro la violenza contro le donne dev'essere un uomo se no non è preso sul serio nè il pensiero che porta a vanti, nè altro.

Perchè checché se ne dica: anche se esistono le leggi, non c'è chi le applica, figuriamoci chi le subisce. Siamo in un Paese governato da dittatori delinquenti, dove solo i prepotenti e i violenti hanno la ragione.


Tornando alla canzone, che in fondo fino ad ora ha ritrovato solo critiche dettate soprattutto dal mio personale disgusto per la nostra società, fu scritta perchè Britti si sentiva in dovere di essere politicamente impegnato su questo fronte. Non per una scelta programmata a tavolino, come tutti quei figacci che ora si dicono indignati nel sapere quello che avevano sempre visto, ma perchè d'istinto se lo sentiva di farlo.
Tutto era uscito fuori dopo il suo scontro con un fallito che stava prendendo a pungi per strada una ragazza, a Milano. Nell'indifferenza generale. Sì: la stessa con cui i milanesi hanno visto deportare i loro concittadini perchè ebrei. Però il Signor Britti ha invece reagito, come quei carceati che Liliana Serge ricrodava aver fatto il possibile per dare loro un minimo di cibo per il viaggio, dopo che avevano condiviso la cella del carcere. Dopo averlo messo in fuga, però, il signor Britti ha scoperto che la ragazza e il uso aguzzino erano sposati, quindi lui non aveva potuto far altro che rinviare l'inevitabile. E a lui è rimasta la sensazione di totale impotenza.

Certo, il signor Britti ha palesemente affrontato la cosa nella maniera più inesperta possibile: chiedendosi sia perchè subisci, sia perchè lo fai. Ma almeno, caro Alex, tu ci provo a chiedertelo, e a me piaci così. Trovo adorabile poi un'affermazione che è piuttosto vera che ha fatto:

"Consiglio a questi uomini di andare da un medico, di dirgli quello che provano quando non riescono a fermarsi e magari si possono curare. Un uomo che picchia una donna è perché è insicuro, l'insicurezza è una patologia curabile come il menisco. Vai dal medico, ti fai un po' di colloqui, risparmi un po' di violenza alla tua donna e un po' di carcere a te".

Personalmente ho da dire una sola cosa: Signor Britti, ti capisco.


Finti:
1, 2, 3, 4.

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