domenica 25 giugno 2017

Sally - Vasco Rossi



Sally cammina per la strada senza nemmeno
guardare per terra
Sally è una donna che non ha più voglia
di fare la guerra
Sally ha patito troppo
Sally ha già visto che cosa
ti può crollare addosso
Sally è già stata punita
per ogni sua distrazione, debolezza
per ogni candida carezza
tanto per non sentire l'amarezza
Senti che fuori piove
senti che bel rumore
Sally cammina per la strada sicura
senza pensare a niente
ormai guarda la gente
con aria indifferente
sono lontani quei momenti
quando uno sguardo provocava turbamenti
quando la vita era più facile
e si potevano mangiare anche le fragole
perché la vita è un brivido che vola via
è tutto un equilibrio sopra la follia
sopra la follia
Senti che fuori piove
senti che bel rumore
Ma forse Sally è proprio questo il senso, il senso
del tuo vagare
forse davvero ci si deve sentire
alla fine un po' male
forse alla fine di questa triste storia
qualcuno troverà il coraggio
per affrontare i sensi di colpa
e cancellarli da questo viaggio
per vivere davvero ogni momento
con ogni suo turbamento
e come se fosse l'ultimo
Sally cammina per la strada leggera
ormai è sera
si accendono le luci dei lampioni
tutta la gente corre a casa davanti alle televisioni
ed un pensiero le passa per la testa
forse la vita non è stata tutta persa
forse qualcosa s'è salvato
forse davvero non è stato poi tutto sbagliato
forse era giusto così
forse ma forse ma si
Cosa vuoi che ti dica io?
senti che bel rumore

Compositori: Tullio Ferro / Vasco Rossi








Sinceramente non credo esista una sola donna che non si sia sentita coinvolta nella storia di Sally. Sicuramente siamo state tutte un po' lei in una fase o due nella vita. Per la tristezza che porta addosso e per e per la volontà di cercare qualcosa di buono nel proprio passato, nella parentesi appena conclusa della nostra vita.
Sally non ha avuto una felice, nè tanto meno facile. Ha commesso errori, come tutti, e ha sofferto molto per colpa degli altri. Ripensa a quando l'età adulta non le imponeva nulla, dove l'unica cosa che gli veniva chiesto era essere libero.
Vasco sembra prima notare il velo blu della tristezza e della solitudine di Sally e poi, come fosse un amico o la sua voce interiore, le fa notare che piove fuori dalla stanza dove si è rifugiata (volevo mettere "la pioggia fiori", ma mi sembrava troppo "poetico forzato") e che la stessa pioggia non è quindi solo un sintomo di solitudine, ma è un bel rumore. Viene quindi fatta ragionare, o ragiona Ella stessa sul significato della vita e come questa è, dovrebbe o noi pensiamo debba essere. Sally alla fine trova il modo di andare avanti. Trova qualcosa.

Vasco disse che questa Sally è esistita davvero, conosciuta in una vacanza e che ai suoi occhi era speciale, ma che, in mezzo a tutte, lei era "diversa".
Strano che abbia scritto una canzone praticamente universale su qualcuna di unica? No. E se lo pensate non abbiamo più niente da dirci.

fonti: 1, 2

(C'è chi dice che Vasco scrive di se stesso, innegabile la probabilità della cosa, peccato che non faccia più nulla di decente. Non so se è dovuto al fatto che ha in fondo sempre avuto la capacità di dipingere l'italiano medio - e quindi siamo peggiorati noi - oppure semplicemente sta vivendo di rendita anche per ogni orrore monosillabico e monotono che scrive).

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