Strano ma vero, sono tornata.
Sono tornata nonostante il libro da finire, nonostante la stanchezza cronica data delle ore di sonno mancanti e dal dolore alla cervicale che mi perseguita.
Si, sono una mezza carretta, ma ho superato i trentacinque (35!) anni e gli acciacchi si sentono.
Tutta colpa dell'ultima notte insonne passata guardando (lo giuro: mi vergogno, ma lo giuro è tutto vero) le lavette su Amazon. Il tutto perchè mia sorella (dulcis in fundo) a capodanno disse proprio che ne voleva prendere di più, in modo che se aveva più di quattro ospiti nella casa nuova non rischiava di tirar fuori le salviette grandi che erano meno pratiche.
Dalle lavette, comunque, sono passata senza volerlo alle (purtroppo per me) anche troppo interessanti asciugamani compressi e da lì alle maschere in tessuto compresse.
Non mi dilungherò anche quali altri balzi ha avuto la mia ricerca perché è delle maschere in tessuto che voglio parlare.
Come tutti, tra covid, freddo, mascherina, sciarpa, vento e (essenzialmente) inverno e stress, ho avuto la pelle che presentava parecchio stress se non un invecchiamento precoce.
Sì. Precoce. Non rompete.
Io non ho mai avuto rughe d'espressione, e ora ho una odiosa e fastidiosa riga sulla guancia.
In più avevo odiosi punti neri, a1ccenni di brufolini da stress ed era tirata e dolorante.
Uno schifo.
Mi sorella ha, inoltre, una fissa per le maschere in tessuto e trattamenti viso di vario tipo.
Io se metto una crema la sera è già tanto e la mattina guardo storta qualunque lozione.
Sono pigra, enormemente pigra.
E non ho così tanti soldi da spendere per lozioni di vario tipo.
Però la mia pelle è ferita e mi fa male.
Come la mia cervicale.
Allora proprio oggi ho deciso di fare un trattamento per viso e corpo... e si chiama bagno caldo.
Riempita la vasca con acqua calda, un po' di bagnoschiuma e un paio di cucciai di bicarbonato, mi ci sono immersa fino al mento.
Prima di buttarmi nell'acqua però ho spalmato con un pennello sul viso una maschera dai da te facilmente replicabile ed il risultato è stato spettacolare.
Io ho una pianta di Aloe Vera che (per colpa di una mancata adeguata idratazione da parte mia) ha perso una figlia. Da lì ho recuperato la gelatina che è al suo interno. circa due cucchiaini.
Probabilmente non tutti hanno una pianta di Aloe Vera, ma si può comprare il gel.
Tra l'altro una mia amica, volendo fare la figa e denotare quanto io sia sfigata, mi ha detto che non si può usare la pianta d'Aloe se non ha minimo quattro o cinque anni (accetto smentite). La mia ne ha più di dieci. Si, lo so: è un miracolo che sia viva. In più, voi non lo sapete, ma la mia piccola è stata vittima di innumerevoli attentati: le hanno dato troppa acqua dal primo anno (mia nonna e mia madre che negano) e ogni volta che esce a prendere il calore estivo immancabilmente diluvia. Poi ci sono io che come quest'estate mi dimenticavo di darle un minimo per vivere.
Però nonostante tutto, ha pure figliato.
All'Aloe, comunque, ho aggiunto circa 2 cucchiaini di Olio di Mandorle (io ho quello dell'Erboristica) e uno, uno e mezzo di Acido Ialuronico (il mio questa volta non è quello de La Saponaria o dell'Alkemilla di cui ho già parlato, ma quello della Forsan).
Mischiati in modo che l'Aloe assimilasse gli altri due ingredienti, ho spalmato il tutto viso e collo ( qui per fortuna è rimasto nonostante l'acqua calda) e lì è rimasto per metà del bagno.
Per meglio assimilare la cosa ho deciso di farmi suggestionare da 2 cose: la prima è la tecnica spa di far riscaldare gli asciugamenti, l'altra è proprio la maschera in tessuto.
Mi sono ovviamente chiesta se fosse possibile riciclare qualcosa in casa per fare la maschera in tessuto (e la ricerca web mi ha immediatamente portato a Clio MakeUp che parla di come farne una), ma se devo farmi una bagno o comunque devo farmi una maschera viso, io preferisco che sia un momento dove stacco il cervello.
Lavoro molto, lavoro molto col cervello e sono sempre bombardata di ansie e cose da fare.
Decidere di mettere un asciugamano di cotone sul viso, un asciugamano caldo, umido di acqua calda e rimanere con gli occhi chiusi e controllare il respiro è stato sia rilassante per la mente, che piacevole per il corpo.
Vi dirò la verità: il cervello fumava per l'ansia data dalla mancanza di stimoli e cose da fare, ma non ha potuto non decongestionarsi un po'.
Ho tolto il residuo, usando lo stesso asciugamano con acqua tiepida.
Il risultato finale?
L'asciugamano umido e caldo ha aiutato a dilatare i pori e i punti neri sono ridotti del 70%.
La mia pelle è più idrata e distesa, piacevole al tatto. Lo ha notato persino mia madre che mi ha detto che era più rilassata. E mia madre non noterebbe manco se ho un occhio nero...
Persino la righetta stronza si è ritirata un po'.
Che dire... la consiglio.
Consiglio soprattutto l'approccio al trattamento.
E voi? cosa ne pensate?