Polly wants a cracker
I think I should get off her first
I think she wants some water
To put out the blow torch
Isn’t me, have a seed
Let me clip your dirty wings
Let me take a ride, cut yourself
Want some help, please myself
Got some rope, you have been told
Promise you, I have been true
Let me take a ride, cut yourself
Want some help, please myself
Polly wants a cracker
Maybe she would like more food
She asked me to untie her
A chase would be nice for a few
Isn’t me, have a seed
Let me clip your dirty wings
Let me take a ride, cut yourself
Want some help, please myself
Got some rope, you have been told
Promise you, I have been true
Let me take a ride, cut yourself
Want some help, please myself
Polly said
Polly says her back hurts
She’s just as bored as me
She caught me off my guard
Amazes me the will of instinct
Isn’t me, have a seed
Let me clip your dirty wings
Let me take a ride, cut yourself
Want some help, please myself
Got some rope, you have been told
Promise you, I have been true
Let me take a ride, cut yourself
Want some help, please myself
TRADUZIONE:
Polly vuole un cracker
Penso che dovrei togliermi da lei prima
Credo che voglia un po’ d’acqua
Per spegnere la fiamma ossidrica
Non sono io, hai un seme
Lasciami tagliare le tue sporche ali
Fammi fare un giro, fatti male
Vuoi un aiuto, compiacimi
Ho della corda, ti è stato detto
ti prometto, sono stato sincero
Fammi fare un giro, fatti male
Vuoi un aiuto, compiacimi
Polly vuole un cracker
Forse vorrebbe più cibo
Mi ha chiesto di scioglierla
Un inseguimento sarebbe bello per un po’
Non sono io, hai un seme
Lasciami tagliare le tue sporche ali
Fammi fare un giro, fatti male
Vuoi un aiuto, compiacimi
Ho della corda, ti è stato detto
ti prometto, sono stato sincero
Fammi fare un giro, fatti male
Vuoi un aiuto, compiacimi
Polly ha detto
Polly dice che la sua schiena fa male
E’ annoiata quanto me
Mi ha colto alla sprovvista
Mi stupisce la volontà dell’istinto
Non sono io, hai un seme
Lasciami tagliare le tue sporche ali
Fammi fare un giro, fatti male
Vuoi un aiuto, compiacimi
Ho della corda, ti è stato detto
ti prometto, sono stato sincero
Fammi fare un giro, fatti male
Vuoi un aiuto, compiacimi
"Polly è un'intima canzone d'amore sullo stupro” racconta Kurt Cobain “Successe una cosa del genere ad un mio amico, che fu rapito e violentato da un uomo per qualche giorno. Prima o poi dovevo trattare questo tema traumatico. La canzone già esisteva prima che scrivessi il testo ed era così melodica ed accessibile che pensai avesse bisogno di un testo efficace per incrementarne la bellezza".
Ho sempre amato questa canzone. Sapevo che aveva qualcosa, qualcosa di assurdo e oscuro.
Qualcosa che non doveva piacere. Perchè non è tanto l'occhio con cui viene raccontata la storia ad essere profonda (in molti scrivono banalità, dando stupide giustificazioni), ma il mondo in cui questo viene affrontato.
Perchè è una brutta storia, ma è una brutta storia scritta e raccontata bene.
Lo si sente dalla musicalità e non solo dalle parole: lo dico perchè ancora non parlavo una parola di inglese.... eppure sapevo che aveva del male che veniva raccontato.
Nei fatti...
Polly, seppur sia la sesta traccia del secondo album Nevermind (1991) dei Nirvana, in realtà risale al 1988. Il testo fu aggiunto in seguito, ispirandosi ad un fatto di cronaca reale di estrema brutalità, il cui orrore fu enfatizzato maggiormente dall'uso di una chitarra scassata durante una registrazione.
Kurt Cobain scrisse questa canzone quando, nel 1987, seppe a Tacoma, di una ragazzina di 14 anni che, uscita da un concerto punk, venne rapita, torturata e stuprata da un pedofilo (perchè sì: se vai con una quattordicenne e non sei un suo coetaneo - o POCO più grande - SEI UN PEDOFILO). Nella ricostruzione della canzone la ragazza scappa dopo aver finto piacere e guadagnato la fiducia dello stupratore, cosa che non avvenne nel caso reale. Per la cronaca: sì, lei riuscì a sfuggire, ma solo perchè approfittò di un momento di distrazione, quando il suo aguzzino dovette fare una sosta per fare il pieno alla roulotte in cui l'aveva rinchiusa.
Lo stupratore, in particolare, non era insolito a queste cose. Nel 1960, a 22 anni, sequestrò una dodicenne che faceva l'autostop con il fratello, la picchiò, la stuprò e le taglià i capelli. Lei riuscì a scappare, nuotando in un fiume e chiese aiuto ad un motociclista.
Lui venne incarcerato (dopo che il padre lo trovò ferito da un'arma da fuoco e chiamò soccorsi e polizia) con una condanna di 75 anni.
E voi ridete... e?
E ha tentato di scappare due volte.
Davvero? Davvero.
Ma no, non ha trovato la sua nuova vittima durante questi tentativi di fuga, ma dopo che, nel 1980, gli venne concessa la libertà sulla condizionale.
Il secondo arresto fu eseguito dopo un fermo per violazione del codice della strada.
La sua seconda vittima fece causa allo stato per la precedente liberazione precoce del suo aguzzino.
(da noi ti direbbero: cazzo tuoi, non puoi. noi siamo i tuoi primi stupratori e tu ci devi ringraziare)
L'uomo fu arrestato dopo che fu fermato nella sua macchina per violazione del codice stradale e la ragazza fece una causa allo stato per la precedente liberazione precoce del criminale.
Il brano è scritto dal punto di vista dello stupratore. Se no che grunge sarebbe?
Ovvimente, come ogni cosa che viene storpiata, in seguito cantata da due stupratori mentre violentavano una vittima.
La frase "Polly wants a cracker", riferita a un pappagallo di nome Polly, è una frase tipica nella cultura anglosassone dalla prima metà del XIX secolo, senca contare l'assonanza tra "Cracker" e il verbo "to crack" (spaccare).
alcune fonti:
ps: sì! tortura e stupro per quanto vadano di pari passo sono due cose diverse che si amplificano a vicenda.