domenica 16 dicembre 2018

Eco imballaggio

(Questo articolo è stato scritto il 30 Giugno 2016 sul blog della sottoscritta Donna in Rete: una finestra sul mondo)


Forse non tutti sanno (sono ironica, ovviamente) la plastica non è solo qualcosa di vomitevole da vedere nel mare (sin da piccola sono sempre stata tra quelli che guardava schifata la carta del gelato nel golfo di Taranto - Basilicata - dove andavo a bagnarmi, forse è anche per questo che non sono la classica italiana media fanatica della spiaggia), ma anche pericolosa per gli animali acquatici.

http://finestradonna.blogspot.it/
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I FAVOLOSI ESEMPI DEL NOSTRO OPEATO

La Saltwater Brewery, un'azienda americana (Florida - di cui ho già parlato sempre per una questione "verde": la città ad energia elettrica, dimostrando che in quel Paese i fricchettoni si sono evoluti) che produce birra artigianale ha deciso di affrontare il problema degli anelli di plastica che vengono da loro (e altri) utilizzati per tenere unite le bottiglie di plastica (come nei migliori telefilm/comics USA), visto che non è solo l'italiano medio ad essere incivile, ma anche tutti gli altri abitanti del globo.
Cosa hanno fatto quindi?
Sapendo che spesso questi anelli finiscono per imprigionare, soffocare e avvelenare pesci e tartarughe marine (che colpa non hanno visto che in fondo quella è casa loro e non passavano di lì per fare un dispetto ai nostri rifiuti), hanno deciso di creare degli anelli commestibili (e, quindi, biodegradabili) in modo che se proprio gli animali marini ci finiranno in mezzo potranno mangiarseli.

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LA BIRRA E IL SUO IMBALLAGGIO

Come hanno prodotto questo eco-imballaggio?
Sapete il detto "Del maiale non si scarta nulla"? Ecco, loro l'hanno fatto con l'orzo e il grano, o meglio: fatta la birra, ci sono dei residui organici e da questi residui hanno fatto questi anelli che, così, sono 100% biodegradabili e compostabili, nonchè sicuri per ambiente e uomini (anche se io di certo non spasimo per la voglia di assaggiarli).

La Saltwater Brevery ha precisato che questo nuovo prodotto è resistente ed efficiente come il vecchio imballaggio di plastica (solo migliore, aggiungerei io) il cui solo inconveniente è che, per forza di cose, il prezzo di produzione è superiore a quello vecchio.
Si sa, i costi di solito diminuiscono a seconda delle quantità (e parliamo comunque di una piccola fabbrica di birra creata da pescatori, surfisti e altre persone che amano il mare che è parte integrante - se non indispensabile - delle loro vite) e che in fondo basta metterci un bio per vedere i prezzi lievitare, ma per ora la società americana spera solo che i clienti non rinuncino alla loro birra e che siano disposti a pagare di più per mantenere il loro prodotto nella dispensa e aiutare a non inquinare ulteriormente l'ambiente.

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LA FABBRICA


Come si dice: chi vivrà... vedrà. Magari anche altre piccole aziende compreranno il loro imballaggio o formeranno con loro una cooperativa tale per cui i prezzi di produzione di abbassano... intanto rido come una matta nel vedere che chiedono se hai o no 21 anni...

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